“La pratica è come attraversare a remi il fossato. All’inizio siamo inghiottiti dal nostro particolare pseudoproblema. A un certo punto capiamo che era solo apparente, e che il vero problema è molto più profondo.
Spunta una luce. Scopriamo una porta che dà all’esterno e prendiamo un pò di distanza dal nostro conflitto. Forse il problema getta ancora la sua ombra su di noi, come un fosco, enorme castello, ma almeno ne siamo fuori e possiamo vederlo. Iniziamo a remare. Forse l’acqua è mossa, agitata e avanzare è difficile. Può darsi che un’improvvisa tempesta ci rigetti indietro. Ma riproviamo, e a un bel momento abbiamo messo una certa distanza tra noi edi il tenebroso castello. La vita fuori del castello ci piace un pò di più. Poi può piacerci così tanto che il castello non ci sembra altro che un mucchio di detriti che galleggiano sull’acqua, non più importante di qualunque altra cosa.”
(Da: Niente di speciale – Vivere Zen – C. Joko Beck)
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