Il Caso:
Quando gli veniva chiesto se un cane possedesse la natura di Buddha, Trieu Chau (Chao Chou) rispondeva “si” in alcuni casi, “no” in altri.
Il Commento:
Due alternative, un’unica possibilità.
I versi:
Quando la gente ti interroga, puoi rispondere sì o no.
Una sola parola mette in fuga l’esercito di Ho.
Chiunque si vanti che tutta la sua vita è stata un successo
Non è che un lontano parente di un vero cavaliere.
Insegnamento:
Un monaco chiese a Chao Chou :”Un cane possiede la natura del Risveglio?”.
“No”, rispose il Maestro. In un’altra occasione , un secondo monaco gli pose la stessa domanda ; in quel caso la risposta di Chao Chou fu: “Sì”.
Perché due risposte contraddittorie alla medesima domanda? La motivazione sta nella diversa mentalità dei due monaci. In queste situazioni le risposte opposte sono solo mezzi abili volti a produrre un effetto sulle menti dei praticanti. Nessuna delle due risposte vuole essere una verità oggettiva. A livello concettuale la verità oggettiva può essere identificata con la risposta affermativa, giacché nel Buddhismo Mahayana viene affermato che ogni essere possiede la natura del risveglio. Però nel mondo della realtà assoluta la parola “sì” non rappresenta più un concetto opposto al “no”. Le parole “sì” e “no” sortiscono sui due praticanti effetti diversi. Proprio per questo il loro significato può essere ricevuto solo in modo soggettivo da ognuno dei postulanti.
La vita è ben più dei concetti, non scambiate il “no” per il nulla, non consideratelo l’idea del “non essere”, in contraddizione con “l’essere”. Se abbandoniamo la realtà vivente per prendere dimora unicamente nel mondo delle illusioni concettuali, sprechiamo la nostra vita. Diventiamo un fantasma, un essere privo di carne ed ossa.
(Da: Una chiave per lo Zen, Thich Nhat Hanh)
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