Mentre state meditando, può capitarvi di sentire le gocce di pioggia che cadono dal tetto nel buio. Più tardi l’incantevole bruma si poserà tra i grandi alberi, e ancora più tardi la gente, andando al lavoro, vedrà le stupende montagne. Ma al mattino alcuni si crucceranno all’udire dal letto il rumore della pioggia, perché non sanno che più tardi potranno vedere a oriente l’incantevole alba.
Se teniamo la mente concentrata su noi stessi, avremo questo genere di inquietudine. Ma se accettiamo noi stessi come incarnazioni della verità, o natura di Buddha, non avremo alcuna inquietudine. Penseremo: “Adesso piove, ma non sappiamo che cosa accadrà subito dopo. Per quando usciremo di casa la giornata può diventare bellissima oppure tempestosa. Dato che non si può sapere, ora gustiamoci il suono della pioggia”. Ecco l’atteggiamento giusto. Se intendete voi stessi come una incarnazione temporale della verità, non avrete difficoltà di sorta. Apprezzerete ciò che vi circonda, e vi sentirete una parte meravigliosa della grande attività di Buddha, persino in mezzo alle difficoltà. Ecco il nostro sistema di vita.
[ Da: Shunryu Suzuki-roshi, “Mente zen, mente di principiante“ ]
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