Il sistema dei chakra è un modello filosofico dell’universo su sette livelli. I chakra sono giunti in occidente attraverso la tradizione e la pratica dello yoga.
Lo yoga (che significa giogo, legame) è una disciplina volta a collegare l’individuo con il divino attraverso l’uso di pratiche mentali e fisiche che uniscano la nostra vita mondana e spirituale.
Questo scopo viene raggiunto passando attraverso degli stadi di stati di coscienza sempre più evoluti. I chakra rappresentano questi stadi.
Un chakra è un centro di attività che riceve, assimila ed esprime l’energia della forza vitale.
Il termine chakra, tradotto alla lettera, significa ruota o disco e si riferisce a una sfera rotante di attività bioenergetica che emana dai più importanti gangli nervosi che si diramano dalla colonna vertebrale.
Vi sono sette di queste ruote, poste l’una sull’altra in una colonna di energia che unisce la base della colonna vertebrale al sommo della testa.
Esistono anche chakra minori nelle mani, nei piedi, sulla punta delle dita e sulle spalle.
Letteralmente, qualunque vortice di attività potrebbe essere definito un chakra.
Sono i sette chakra maggiori che sono correlati con gli stati di coscienza di base.
Il sistema dei chakra è nato in India più di quattromila anni fa. Si parla dei chakra negli antichi testi dei «Veda», nelle più tarde «Upanishad», negli «Yoga Sutra» di Patanjali e più diffusamente nel XVI secolo da parte di uno yogi indiano in un testo intitolato «Sat-Chakra-Nirupana».
Nel 1920 i chakra giunsero in occidente grazie ad Arthur Avalon con il suo libro «The Serpent Power».
Oggi essi sono un concetto diffuso come unione tra aree del corpo e della psiche e i relativi regni metafisici.
I chakra non sono entità fisiche in sé e per sé. Come le sensazioni o le idee, non possono essere considerati degli oggetti fisici e tuttavia hanno un forte effetto sul corpo, poiché costituiscono la realizzazione dell’energia spirituale sul piano fisico.
I modelli dei chakra sono programmati nel nucleo più profondo della connessione tra mente e corpo e si trovano in stretto rapporto con le nostre funzioni fisiche.
Come le emozioni possono influenzare, e di fatto influenzano, il nostro respiro, il battito cardiaco e il metabolismo, così le attività dei vari chakra influiscono sull’attività ghiandolare, sulla forma del corpo, sulle affezioni fisiche croniche, sul pensiero e sul comportamento.
Facendo uso di tecniche quali lo yoga, la respirazione, la bioenergetica, l’esercizio fisico, la meditazione e le visualizzazioni, possiamo di volta in volta influire sui nostri chakra, sulla nostra salute e sulla nostra vita.
Uno dei pregi essenziali di questo sistema è quello di poter essere applicato tanto al corpo che alla mente e di potervi accedere attraverso entrambi.
Dunque si dice che i chakra hanno una posizione, benché in senso fisico non esistano. Queste posizioni possono variare leggermente da persona a persona, ma rimangono comunque costanti nel loro generale rapporto l’uno con l’altro.
Benché non possano essere visti o ritenuti delle entità materiali, i chakra sono evidenti nella forma del nostro corpo fisico, negli schemi che si manifestano nella nostra vita e nel modo in cui pensiamo, sentiamo e affrontiamo le situazioni che la vita ci presenta. Allo stesso modo in cui vediamo il vento attraverso il movimento delle foglie e dei rami, è possibile vedere i chakra da quanto ci creiamo intorno.
(Da: “Il libro dei chakra”, Anodea Judith)
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