Per me la mente non esiste affatto. La mente è la totalità — non che stia dando una descrizione peculiare della mente –, la totalità delle vostre esperienze, e la totalità dei vostri pensieri. Come stavo dicendo ieri, non ci sono pensieri che potete rivendicare come vostri. Non ci sono esperienze che potete indicare come vostre. Senza la conoscenza voi non potete avere esperienze. Ogni volta che sperimentate qualche cosa, attraverso queste esperienze la conoscenza cresce ed è fortificata. È un circolo vizioso. Va avanti all’infinito. La conoscenza vi dà esperienze, e le esperienze fortificano la conoscenza che avete.
Le vostre domande sono frivole, perché ogni domanda è nata dalla conoscenza. Se c’è una risposta alla domanda, non è necessariamente la vostra risposta. Tutte le risposte sono le risposte che sono state accumulate attraverso i secoli. C’è la totalità della conoscenza che è stata accumulata. L’accumulo di conoscenza, l’accumulo di esperienze, sono tutti là presenti. Voi li state usando per comunicare con voi stessi e per comunicare con gli altri.
Non esiste una cosa come la mia mente o la vostra mente. Ma c’è una mente che è la totalità di tutti i pensieri e le esperienze di tutti gli esseri umani che sono esistiti fino a questo momento.
Se vi viene fornita una risposta ad una domanda, questa risposta dovrebbe mettere fine alla domanda stessa. Il fatto è che le risposte datevi dagli altri, quelle che vi siete fabbricati da voi, e le risposte date da quegli uomini saggi che ci sono in questa sorta di mercato dello spirito oggi, o che sono esistiti nel passato, non sono realmente le risposte.
Ogni risposta che vi do non è la vera risposta, perché la risposta dovrebbe porre fine alla domanda. Se la domanda è frantumata, anche tutta la conoscenza che è responsabile per la domanda deve andarsene. Chi fa la domanda non ha reale interesse in nessuna risposta, perché la risposta farebbe esplodere tutto quanto, non solo le poche cose che avete conosciuto in questi 30 o 40 anni, ma tutto quello che è stato accumulato fino ad oggi, ogni cosa che ogni uomo ha pensato e sentito e sperimentato fino a questo punto dove la domanda finisce. La risposta, se c’è una risposta, spazzerebbe via ogni cosa.
La gente viene e mi parla delle proprie esperienze spirituali. Cosa si aspettano da me? Vogliono che io li conforti e gli dica che stanno facendo bene. Andate avanti così e raggiungerete la vostra destinazione. Io non posso farlo. Io enfatizzo che quelle esperienze che voi considerate straordinarie sono totalmente non collegate a ciò che voi siete realmente. Questo è molto difficile da capire. Io do sempre l’esempio del tremore. Un tremito non sottintende che un giorno ci sarà un terremoto…. Questi tremiti non hanno nulla a che vedere con i terremoti. Il terremoto avverrà da un’altra parte non nel luogo nel quale voi pensate che debba succedere.
Quando raggiungerete il vostro stato naturale, vi renderete conto che i fremiti che voi avete sperimentato durante quello che chiamavate “sadhana” sono totalmente estranei ad esso.. (lo stato naturale). Questo è molto difficile da capire. Ecco perché tutti quelli che sono sul cammino spirituale mi pongono la domanda: “come fai a sapere che tutta la tua ricerca non è stata responsabile di ciò che sei oggi?” Io posso dire che questo stato naturale, non è per nulla collegato a ciò che ho fatto o ciò che non ho fatto. In questo stato vedete che tutti i concetti collegati al cammino spirituale sono inutili, dato che il cammino spirituale è in relazione agli obiettivi che voi avete.
– U.G. Krishnamurti –
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– Fonte