In primo luogo, prima di tutto, originariamente e definitivamente c’è l’essere: prima dell’essere “umano”, “animale”, “vegetale”, “minerale”, prima dell’essere universale. L’essere non è mai scomparso. Riconosciti come la coscienza che pervade ogni cosa in quanto essere. Allora, quale tesoro si rivela!
In un tale riconoscimento non c’è attaccamento. A che cosa potremmo attaccarci? Sei l’inondazione, in quanto verità dell’essere universale, e lo sei sempre stato. Anche se vedi quelli che sembrano esseri umani, alberi, fiori, insetti, angeli o demoni, nel riconoscimento di sé si vede che l’essenza di tutte queste apparenze è il tuo vero Sé. Che incontro! Il Sé con il Sé.
[Nuovo interlocutore] Già un’altra volta hai parlato dei demoni che possono presentarsi all’inizio del risveglio. Puoi spiegare meglio che cosa intendi?
Quando cominciamo a risvegliarci dal profondo stato di trance dell’errata identificazione diventa possibile arrenderci a ciò che è prima dei pensieri, delle sensazioni, delle emozioni e dei comportamenti. Aprendo la porta della resa appaiono spesso le credenze inconsce represse, i demoni che sono stati negati per eoni. L’io è una formulazione dei pensieri del passato. La sua esistenza si fonda sul passato. Quando inizi a risvegliarti, a rilassarti e ad arrenderti nella verità del presente, senza più agganci con il passato, può venire a galla il pensiero subconscio.
Il mio insegnante, Sri Poonjaji, parlando in termini induisti diceva: “Quando inizi a risvegliarti, tutti gli déi e demoni del tuo passato vengono a reclamarti”. Se riconosci che questi déi e demoni sono creazioni mentali, che potere possono avere? Lasciali venire. Le tendenze latenti sorgono per essere bruciare alla luce della verità.
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