Il motivo per cui la relazione d’amore romantico è un’esperienza tanto intensa e universalmente ricercata è che sembra offrire liberazione da uno stato radicato di paura, bisogno, mancanza e incompletezza che fa parte della condizione umana nel suo stato non redento e non illuminato.
Vi è in questo stato una dimensione fisica oltre che psicologica.
Sul piano fisico, voi non siete ovviamente completi, nè lo sarete mai: siete uomini o donne, vale a dire metà del tutto. A questo livello la brama per la completezza (il ritorno all’unità) si manifesta come attrazione maschio-femmina, il bisogno che l’uomo ha della donna e la donna dell’uomo. E’ un impulso quasi irresistibile per l’unione con la polarità energetica opposta. La radice di questo impulso fisico è spirituale: la brama per la fine della dualità, un ritorno allo stato di completezza. (…)
Se nel vostro rapporto amoroso voi avete esperienza sia dell'”amore” sia del contrario dell’amore (attacco, violenza emotiva eccetera), allora è probabile che scambiate per amore l’attaccamento dell’ego e la dipendenza. Non potete amare l’altra persona in un momento e attaccarla nel momento successivo. Il vero amore non ha contrario. Se il vostro “amore” ha un contrario, allora non è amore ma un forte bisogno da parte dell’ego di un senso del sè più completo e profondo, un bisogno che l’altra persona soddisfa temporaneamente. (…)
Ma arriva un punto in cui l’altra persona si comporta in modi che non soddisfano più le vostre esigenze, o meglio quelle del vostro ego. Le sensazioni di paura, dolore e mancanza che sono parte intrinseca della consapevolezza egoica ma erano state mascherate dal “rapporto d’amore” adesso riemergono. Così come in ogni tossicodipendenza, voi siete “su di giri” quando la droga è disponibile, ma invariabilmente arriva un momento in cui la droga per voi non funziona più. (…)
Ogni dipendenza nasce da un rifiuto inconsapevole di affrontare e superare il proprio dolore. (…)
L’amore è uno stato dell’Essere. Il vostro amore non è al di fuori; è in profondità dentro di voi. Non potete mai perderlo, e non può mai abbandonarvi. Non dipende da qualche altro corpo, qualche forma esterna. Nella quiete della vostra presenza potete percepire la vostra realtà senza forma e senza tempo come vita non manifestata che anima la vostra forma fisica. Allora potete percepire la stessa vita in profondità in ogni altro essere umano e in ogni altra creatura. Guardate al di là del velo di forma e separazione. Questa è la realizzazione dell’unione. Questo è amore.
Che cos’è Dio? L’Unica Vita eterna dietro tutte le forme di vita. Che cos’è l’amore? Sentire la presenza di tale Unica Vita in profondità in se stessi e in tutte le creature. Esserla. Pertanto ogni amore è amore di Dio.
L’amore non è selettivo, come la luce del sole non è selettiva.
Non rende speciale una persona. Non è esclusivo. L’esclusività non è l’amore di Dio ma l'”amore” dell’ego. Però l’intensità con cui viene percepito il vero amore è variabile. Può esservi una persona che riflette verso di voi il vostro amore più chiaramente e più intensamente di altre, e se tale persona prova la stessa cosa nei vostri confronti, si può dire che con tale persona siete in un rapporto d’amore. Ma il legame che vi unisce a tale persona è lo stesso legame che vi unisce alla persona seduta accanto a noi in autobus, o a un uccello, un albero, un fiore. Varia soltanto il grado di intensità con cui lo percepite.
(Da: Eckhart Tolle – Il potere di adesso. Una guida all’illuminazione spirituale)
– (Eckhart Tolle – Amazon)
– Eckhart Tolle su Macrolibrarsi.it
– http://it.wikipedia.org/wiki/Eckhart_Tolle