L’idea che ai nostri giorni si ha delle streghe si basa completamente sui documenti del diciassettesimo e del diciottesimo secolo, quando la chiesa cristiana era ancora impegnata a distruggere le manifestazioni superstiti del Paganesimo, coadiuvata in tale impresa da coloro che esercitavano la professione medica, i quali avevano individuato nelle streghe i loro rivali più pericolosi in campo economico.
Da un capo all’altro del paese, la strega o “donna saggia”, la sage-femme, era sempre chiamata come levatrice; molte di queste donne avevano raggiunto un alto grado di specializzazione e risulta dai documenti che alcune erano capaci di eseguire il taglio cesareo riuscendo a salvare sia la madre che il bambino. Ma avevano anche la fama di alleviare “i dolori naturali e legittimi del parto” trasferendoli su un animale o, cosa ancor peggiore, sul marito della donna colpita dalle doglie. Non c’è da meravigliarsi che la mano di ogni uomo fosse tesa contro di esse; perché la loro azione empia ed orrenda era contro la volontà di Dio che in principio aveva maledetto Eva e tutte le sue discendenti. La religione e la scienza medica si unirono contro le streghe e quando contro di esse non si poté più applicare la legge furono denigrate con ogni mezzo che la lingua o la penna dell’uomo riuscirono ad escogitare.