Per me, la libertà è in assoluto la più importante esperienza che un essere umano possa fare.
È l’atto stesso della creazione.
Non si tratta solo di creare cose grandiose, come l’arte o la musica, ma di creare i momenti che compongono la vostra vita.
Le persone, per la maggior parte, finiscono col rendersi la vita difficile e col porre un limite a quanta gioia possa farne parte, perché non colgono le opportunità che sono a loro disposizione o non massimizzano le loro risorse.
È il modo stesso in cui pensano alle cose, sono le loro stesse convinzioni a impedire loro di riuscire ad ottenere ciò che di meglio la vita ha da offrire.
Questi limiti generano, inoltre, un prodotto secondario, nel senso che creano grandi difficoltà che si manifestano nei modi più disparati: dalla schizofrenia alla depressione, a mille altri comportamenti tanto grotteschi quanto controproducenti.
Per me, chiunque entri dentro di sé per rendere la propria vita più penosa e spiacevole di quanto sia necessario è un esempio di persona che ha scelto di rimanere vincolata alla convinzione che la vita sia fatta di sofferenze.
Si tratta di una persona che ha dimenticato che vivere non significa rivangare e rivivere continuamente i ricordi dolorosi del passato; significa portarsi avanti per vedere la vita come la meravigliosa avventura in cui può trasformarsi.
(Da: “Conversations”, Richard Bandler e Owen Fitzpatrick)
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