«Il leggendario cavaliere Perceval – o Parsifal – che andò alla ricerca del Graal, nella tradizione iniziatica è diventato l’immagine dell’adepto sul cammino dell’Iniziazione. Come Parsifal, che doveva attraversare foreste oscure, combattere contro nemici formidabili e sventare tranelli, nella sua vita intima il discepolo incontra l’oscurità, le tentazioni, i pericoli, i nemici…
Una volta superate tutte le prove, Parsifal giunge in un castello meraviglioso dalle mura coperte d’oro e ornate di pietre preziose, dove viene accolto solennemente; ed è allora che gli viene concesso di contemplare il santo Graal, il sacro vaso. Allo stesso modo, la visione del Graal rappresenta simbolicamente la ricompensa suprema per chi ha fatto del proprio essere interiore un palazzo dalle mura coperte d’oro e di pietre preziose. Sì, perché costui non ha mai smesso di nutrire dentro di sé il più alto ideale: la conquista dei doni inestimabili dello Spirito.»
(Omraam Mikhael Aivanhov)
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