“Immaginate che un giorno si annunci ai cristiani del mondo intero: «D’ora in poi, non ci saranno più luoghi di culto, non ci saranno più cerimonie, non ci sarà più clero né statue né immagini di santi, non ci sarà più niente di materiale o di esteriore: adorerete Dio in spirito e in verità, così come è stato profetizzato da Gesù».
Per loro sarebbe il vuoto; essi si sentirebbero perduti, perché la maggioranza degli esseri umani ha bisogno di aggrapparsi a degli oggetti concreti, tangibili. Soltanto un essere eccezionalmente evoluto può trovare nel suo spirito e nella sua anima il santuario in cui entrerà per rivolgersi al Signore, per toccare, gustare e respirare gli splendori del Cielo. Evidentemente, un simile ampliamento della coscienza è auspicabile. Per coloro che sono capaci di spingersi fino a quel punto, non c’è più alcun limite, perché il mondo dell’anima e dello spirito è di una ricchezza inesauribile; costoro possono lavorare fino all’infinito, per costruire il loro futuro di figli e di figlie di Dio.”
(Omraam Mikhael Aivanhov)
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