Per leggere ciascuna di queste storie occorre soltanto un minuto, ma un minuto è sufficiente per sentirsi coinvolti dal linguaggio sconcertante e talvolta misterioso del maestro che dialoga con i suoi discepoli. Nascosta in questi brevi racconti c’è una saggezza che non intende istruire, ma risvegliare a una realtà inesprimibile, che va oltre le parole.
Il maestro non era certo un sostenitore accanito dell’etichetta e delle buone maniere, ma manifestava sempre una cortesia e una grazia naturali nel trattare con gli altri. Una sera, un giovane discepolo che accompagnava a casa il maestro con la propria auto fu molto sgarbato con un vigile urbano. A propria difesa disse: Preferisco essere me stesso e manifestare apertamente i miei sentimenti. L’educazione non è che un sacco d’aria calda. E’ vero, disse il maestro conciliante, ma è esattamente ciò che abbiamo nelle gomme della nostra automobile e guarda come rende meno fastidiosi i sobbalzi.
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Il padre di una ragazza che faceva parte del gruppo dei discepoli irruppe nella sala dove il maestro stava tenendo una conferenza. Ignorando i presenti, urlò alla figlia: Hai abbandonato la carriera universitaria per sedere ai piedi di questo sciocco! Che cosa ti ha mai insegnato? Lei si alzò e condusse fuori il padre con calma e disse: Stare con lui mi ha insegnato quello che nessuna università avrebbe potuto insegnarmi: mi ha insegnato a non aver paura di te e a non sentirmi imbarazzata per il tuo vergognoso comportamento.
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Che cosa bisogna fare per essere illuminati? domandarono i discepoli. Rispose il maestro: Dovete scoprire che cosa cade nell’acqua senza neppure incresparla, che cosa si muove fra gli alberi senza fare alcun rumore, che cosa entra in un campo senza agitare neppure un filo d’erba.
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Dimmi, domandò l’ateo, esiste davvero Dio? Il maestro rispose: Se vuoi che io sia veramente onesto con te, non ti risponderò. Più tardi i discepoli vollero sapere perché non aveva risposto. Perché non c’è risposta alla sua domanda, rispose il maestro. Ma allora sei ateo? No, di certo. L’ateo fa lo sbaglio di negare quello su cui non si può dire nulla. Dopo aver fatto una pausa perché recepissero le sue parole, aggiunse: E il teista fa lo sbaglio di affermarlo? Qual è il segreto della tua serenità? Il maestro rispose: La cooperazione incondizionata con l’inevitabile.
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Che cosa cerchi?, domandò il maestro. La pace, rispose il visitatore. A coloro che cercano di proteggere il proprio ego, la vera pace porta solo scompiglio.
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Una madre domandò quando avrebbe dovuto iniziare a educare la figlia. Quanti anni ha la bambina? domandò a sua volta il maestro. Cinque. Cinque! Corri a casa! Sei già in ritardo di cinque anni.
(Da: Shock di un minuto per vivere a 360° – Antony De Mello)
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– https://it.wikipedia.org/wiki/Anthony_de_Mello