Prima di affermare che non esiste niente bisognerebbe aver conosciuto, ossia intuito, la complessità del tutto. Le speculazioni meramente intellettuali tese a dimostrare o asserire l’ipotetico non conducono – per l’appunto – a niente, se non sono supportate adeguatamente da un vero, appropriato e puntuale discernimento. La scoperta o conquista di un buonsenso che si può realizzare soprattutto con la meditazione.
«Quando era un giovane studente di Zen, Yamaoka Tesshu andava sempre a trovare tutti i maestri. Andò a far visita a Dokuon di Shokoku.
Volendo mostrare la sua preparazione, disse: “La mente, Buddha e gli esseri senzienti, in fondo, non esistono. La vera natura dei fenomeni è il vuoto. Non c’è nessuna realizzazione, nessuna illusione, nessun saggio, nessuna mediocrità. Non c’è nessuno che dia e niente che si riceva”.
Dokuon, che stava fumando in silenzio, non fece commenti. Tutt’a un tratto colpì Yamaoka con la sua pipa di bambù. Questo fece arrabbiare moltissimo il giovane.
“Se niente esiste,” domandò Dokuon “da dove viene questa tua collera?“.»
– 101storiezen –
– 101 storie zen (amazon)
– 101 storie zen – La porta senza porta – 10 tori di Kakuan – Trovare il centro – Paul Reps, Nyoken Senzaki (macrolibrarsi)
– https://it.wikipedia.org/wiki/101_storie_zen