Ci fu un periodo in cui Nasreddin aveva due mogli, come concedeva la sua religione. Alla vecchia Kahdidja aveva aggiunto, in seconde nozze, una sua giovane cugina. Ma loro erano gelose l’una dell’altra e arrivarono alla decisione di forzare il marito a rivelare quale delle due preferisse.
Nasreddin sapeva che litigavano per questo e ne era imbarazzato, perché, come dice il Profeta, «Mai potreste essere giusti verso le vostre mogli anche se vi sforzate di esserlo. Almeno non siate troppo parziali» (IV, 129). Ecco perché, quando loro gli posero apertamente la questione, egli rispose che non preferiva né l’una né l’altra, e che il suo amore era distribuito in parti uguali.
Le mogli non gli credettero, e cercarono un modo più indiretto. Alla fine pensarono d’averlo trovato:
«Nasreddin, abbiamo una domanda da farti. Supponiamo che tutti e tre siamo su una barca e che noi due cadiamo dalla barca nello stesso istante. Quale di noi ripescheresti per prima?».
Nasreddin esitò per un istante:
«Dimmi, dunque, alla tua età», chiese rivolgendosi a Khadidja, «tu dovresti ben saper nuotare, vero?»
(Dalle «Sublimi parole e facezie di Nasr Eddin Hodja»)
– https://it.wikipedia.org/wiki/Nasreddin_Khoja
– Racconti dei saggi e faceti Djeha e Nasreddin Hodja