(Luca 15, 8-10) “Quale donna, se ha dieci dramme e ne perde una, non accende la lucerna e spazza la casa e cerca attentamente finché non la ritrova? E dopo averla trovata, chiama le amiche e le vicine, dicendo: Rallegratevi con me, perché ho ritrovato la dramma che avevo perduta. Così, vi dico, c’è gioia davanti agli angeli di Dio per un solo peccatore che si converte.”
De Mello direbbe:
Chi è, in realtà, un peccatore? Cosa significa peccare? Che cos’è il peccato, al di fuori della definizione tradizionale?
Peccatore è colui che si comporta in modo sbagliato per ignoranza, perché non conosce se stesso. Una storiella significativa racconta di tre sardine nell’oceano che, come il resto della loro comunità, erano state imbonite fin dalla nascita sulla necessità di crescere sufficientemente al fine di raggiungere la felicità che, per ogni sardina, era quella di finire in scatola. Una delle tre seguì accuratamente le regole: raggiunse le dimensioni necessarie, si aggirò nei pressi del luogo in cui di solito venivano calate le reti, fu pescata e finì in una scatoletta. Ma la seconda, nonostante i suoi sforzi, non riuscì ad aumentare di peso cosicché, quando venne pescata, con sua grande costernazione non venne ritenuta idonea e fu quindi gettata di nuovo in mare, dove visse una vita di infelicità e di frustrazione per non essere stata capace di raggiungere l’unica meta che considerava degna, secondo il condizionamento ricevuto. La terza invece, non essendosi lasciata convincere dall’opinione comune, non si preoccupò mai del suo peso e visse felice, facendo ciò che una sardina era in realtà nata per fare: nuotare allegramente su e giù per l’oceano.
A quale sardina pensi di rassomigliare di più? Fai di tutto per essere ciò che gli altri vogliono che tu sia? Ti deprimi se non ti senti apprezzato? Oppure segui essenzialmente ciò che senti essere giusto per te?
Quando decidi di essere ciò che sei, quando cioè cominci a scoprire te stesso, a conoscerti meglio, a comprendere le tue vere necessità, le tue capacità, le tue motivazioni, non sei più un peccatore, in quanto la tua intuizione ti guida verso il retto agire.
Pensa a quanto gratificante è questa responsabilità che ti viene affidata per il compimento del tuo destino!
E quanto incoraggiante deve essere per te sentirti dotato della capacità di condurre a termine un tale compito, che ti era stato affidato fin dall’eternità!
È per questo che si fa festa nel Regno dei cieli per la dramma ritrovata o per la pecorella che si era smarrita.
– Anthony De Mello (macrolibrarsi)
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– https://it.wikipedia.org/wiki/Anthony_de_Mello