Il tempio silenzioso
Shoichi, un uomo cieco da un occhio, era un maestro di Zen balenante di Illuminazione. Insegnava ai suoi discepoli nel tempio Tofuku.
Giorno e notte il silenzio regnava nel tempio. Non si udiva alcun suono. L’insegnante aveva abolito anche la recitazione dei sutra. I suoi allievi non dovevano far altro che meditare. Quando il maestro morì, una vecchia vicina sentì lo squillo delle campanelle e la cantilena dei sutra. Allora capì che Shoichi era morto.
L’aceto di Tosui
Tosui fu il maestro di Zen che lasciò il formalismo dei templi per vivere sotto un ponte con i mendicanti. Quando stava diventando molto vecchio, un amico lo aiutò a guadagnarsi da vivere senza mendicare. Gli insegnò a fare l’aceto di riso, e sino alla morte Tosui fece questo mestiere.
Mentre Tosui faceva l’aceto, uno dei mendicanti gli diede un ritratto del Buddha. Tosui lo appese sulla parete della sua capanna e ci mise davanti un cartello. Il cartello diceva: «Signor Amida Buddha: questa piccola stanza è molto angusta. Posso farti rimanere qui solo in via provvisoria. Ma con questo non credere che ti stia chiedendo di aiutarmi a rinascere nel tuo paradiso».
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