A una siccità di diversi mesi successe la carestia. Ma non tutta la gente moriva di fame: i ricchi si erano premurati d’immagazzinare ampie provviste di grano, d’olio, di legumi secchi e di carne secca.
Khadidja dice allora a suo marito:
«Nasr Eddin, tutta la città ti considera un uomo autorevole. Non restare con le braccia incrociate; vai sulla piazza, raduna tutta la gente, e tenta di convincere i ricchi a donare il cibo ai poveri».
Nasr Eddin trova che per una volta sua moglie abbia ragione. Dunque fa come ella gli ha detto, e due ore dopo rientra a casa con aria lieta.
«Moglie mia, rendiamo grazie ad Allah il Misericordioso!»
«Ah! Ci sei dunque riuscito?»
«Non è stata certo un’impresa facile. A metà».
«Come sarebbe, a metà?»
«Sì: sono riuscito a convincere i poveri».
Nasreddin Hodja
– Racconti dei saggi e faceti. Djeha e Nasreddin Hodja – Jean Muzi – amazon
– https://it.wikipedia.org/wiki/Nasreddin_Khoja