“Provate a convincere gli esseri umani che è della massima importanza essere vigili, attenti… Essi cercano di sviluppare ogni genere di altra facoltà, ma non particolarmente l’attenzione. Eppure, in quanti casi è l’attenzione più che l’intelligenza a permettere di riportare successi; e quanti incidenti sono dovuti all’assenza di vigilanza!
Si racconta che in India, un uomo condannato a morte supplicava che gli fosse risparmiata la vita. Il giudice gli disse: «D’accordo, ti verrà data una possibilità. Vedi questa coppa piena d’acqua? Se riesci a fare il giro della città senza versarne neppure una goccia, avrai salva la vita. Altrimenti, verrai decapitato». L’uomo se ne andò con la coppa colma fino all’orlo… e quando tornò, non aveva perso una sola goccia! Il giudice gli chiese: «Allora, cosa hai visto in città, cosa hai udito?» Ma l’uomo non aveva visto niente, non aveva udito niente: tutta la sua attenzione era concentrata sulla coppa. Ecco che cos’è l’attenzione. E anche se non vi trovate nella stessa situazione di quel condannato, essa può salvarvi la vita.”
(Omraam Mikhael Aivanhov)
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