Tanto tempo fa c’era un Imperatore che conquistò l’India. L’Imperatore aveva anche un’altra intenzione: voleva portare nel suo paese tutti e quattro i Veda nella loro forma pura, originale. L’Imperatore inviò i suoi messaggeri nelle varie aree dell’India a cercare dove avrebbe potuto ottenere una copia autentica dei Veda. Alla fine ricevette l’informazione che una di tali copie era conservata da una famiglia di Brahmini dell’India settentrionale. Immediatamente si mise in cammino per andare in quella parte del paese insieme a un battaglione di soldati.
Il Brahmino, che era un capofamiglia, era un pover’uomo che viveva insieme a sua moglie e i quattro figli in una piccola capanna sulle rive del fiume Gange. L’Imperatore dette ordine ai militari di circondare la capanna, quindi entrò nella dimora e ordinò al Brahmino di consegnargli i Veda. Il Brahmino era molto calmo. Rispose: “Sua Santità, certamente non c’è bisogno di fare tanto trambusto. Sarò felice di darveli! Ma datemi un giorno – soltanto un giorno. Devo eseguire una particolare cerimonia prima di poterveli dare.” Quando vide apparire il sospetto sul volto dell’Imperatore, il Brahmino continuò: “Non preoccupatevi, lasciate pure qui i militari, se lo desiderate. Lasciate che mi tengano sotto controllo. Non scapperò via. Siate abbastanza cortese da ritornare domani mattina, poiché devo fare questo rito prima di potervi consegnare i Veda.”
L’Imperatore se ne andò, avendo dato le necessarie istruzioni alla truppa. Ma cosa vide quando tornò il mattino seguente ed entrò nella capanna! Vide il Brahmino che offriva l’ultima pagina del quarto Veda al fuoco sacrificale, mentre cantava ad alta voce i mantra di quella pagina. I suoi quattro figli erano seduti di lato al fuoco, con il Brahmino davanti. L’Imperatore era furioso. Gridò al Brahmino: “Mi hai tradito! Ti farò decapitare per quel che hai fatto!” Il Brahmino rimase molto calmo e rispose: “Sua Santità, non c’è bisogno di arrabbiarsi. Per favore, guardate i miei quattro figli. Sono stati seduti accanto a me per tutta la notte, ascoltando mentre cantavo tutti i Veda, uno per uno. Come hai visto, ho appena finito il quarto e ultimo dei Veda. Non pensate che vi abbia ingannati distruggendo i Veda, o che sia venuto meno alla mia promessa. Che mi crediate o no, i miei figli hanno memorizzato tutti e quattro i Veda, parola per parola. Mi hanno ascoltato. Possono ripetere l’intera scrittura senza omettere una parola. Portatevi i miei figli nel vostro paese. Sono capaci di impartire la conoscenza in tutta la sua originale purezza.”
L’Imperatore non riusciva a credere a ciò. Disse: “Questo è impensabile! Non ti credo.” Il Brahmino allora chiese ai figli di cantare i Veda e, con lo sbigottimento dell’Imperatore, essi li cantarono tutti e quattro magnificamente, senza fare un solo errore. Ricorda, li avevano studiati tutti in una sola notte. Hanno semplicemente ascoltato con intenzione e con grande amore il loro padre mentre cantava, ed erano penetrati nei loro cuore. Perciò riuscivano a memorizzare ogni cosa così spontaneamente.
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