Abbiamo diviso la coscienza in conscio e inconscio, ci occupiamo di un suo piccolo angolo, che rappresenta la maggior parte della nostra vita; e di tutto il resto siamo inconsapevoli, non siamo neppure in grado di esplorarlo. Lo conosciamo solo quando c’è una crisi, quando c’è una urgente necessità, un qualunque pericolo immediato al quale bisogna rispondere prontamente; solo allora siamo in grado di agire come entità complete.
Avendo diviso la coscienza in conscio e inconscio, osserviamo la totalità della coscienza dal conscio, che è solo una piccola parte di essa. Ora, chi vi parla chiede: esiste effettivamente qualcosa come l’inconscio? C’è qualcosa che è nascosto, che va interpretato attraverso i sogni, l’esame, l’analisi e così via, e che abbiamo chiamato inconscio? Oppure è solo che, avendo prestato così tanta attenzione al piccolo angolo di questo campo, che definite il conscio, e non avendo prestato totale attenzione all’intero campo, non siete consapevoli di tutto il suo contenuto? Per approfondire attentamente questa questione, dovete osservare la vostra coscienza.
(Jiddu Krishnamurti – The Collected Works vol XVII, p 146)
– Jiddu Krishnamurti (amazon)
– Krishnamurti (macrolibrarsi)
– https://it.wikipedia.org/wiki/Jiddu_Krishnamurti
– https://it.krishnamurti-teachings.info
– Aforismi di Jiddu Krishnamurti su Meditare.it
– jkrishnamurti.org