L’amore è soprattutto meditazione. In alternativa, forse con più precisione: l’amore scaturisce dalla meditazione, sorge nell’animo in un attimo senza tempo, in un luogo indefinibile, a seguito di circostanze imprecisabili. Cos’è l’amore?
«Non stiamo parlando di teorie o di quello che l’amore dovrebbe essere, stiamo osservando quello che chiamiamo amore: “Amo mia moglie.” Non so che cosa amiate, dubito che amiate veramente qualcosa. Sapete che cosa significa amare? L’amore è piacere? E’ gelosia?
Un uomo ambizioso può amare? Può dormire con sua moglie, avere dei figli. E un uomo che si sforza di diventare importante in politica o negli affari, o in campo religioso volendo diventare un santo o privo di desideri – tutto questo fa parte dell’ambizione, dell’aggressività, del desiderio. Una persona competitiva può amare? E voi siete tutti competitivi, non è così? Volete un impiego migliore, una posizione o una casa migliore, idee più nobili, un’immagine di voi più perfetta; sapete quello che state vivendo. Ed è amore questo? Potete amare in mezzo a tutta questa tirannia, quando potete dominare vostra moglie, vostro marito o i vostri figli? Quando ricercate il potere, c’è forse la possibilità di amare? Nella negazione di ciò che non è amore, c’è amore. Capite, signori? Dovete negare tutto quello che non è amore. Cioè: niente ambizione, competizione, aggressività, niente violenza né a parole, né in azioni, né in pensiero. Quando negate quello che non è amore, allora sapete che cos’è l’amore.»
(Jiddu Krishnamurti)
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