Un pomeriggio un giovane praticante venne per il tee al centro Zen di Cambridge e chiese a Dae Soen Sa Nim: “Che cos’è la libertà?” Dae Soen Sa Nim disse: “Libertà significa essere senza impedimenti. I tuoi genitori ti dicono quello che devi fare e tu pensi di essere libero e non li ascolti. Questa non è vera libertà. La vera libertà è la libertà dai pensieri, la libertà da tutti gli attaccamenti, la libertà dalla vita e la morte.”
Lo studente disse: “Questo significa che se adesso tu volessi morire, potresti farlo immediatamente?”
“Che cos’è la morte?”
“Non lo so.”
Dae Soen Sa Nim spiegò: “Fai la morte e crei la morte, fai la vita e crei la vita. Capisci questo? Questa è libertà. Con pensieri liberi hai la libertà. Con pensieri d’attaccamento hai ostacoli. Per esempio, i tuoi genitori ti dicono ‘la tua camicia è sudicia; la devi cambiare!’, e tu rispondi ‘no, non la tolgo, io sono libero!’, allora ti attacchi alla tua camicia sporca o alla tua stessa libertà. Quando sei veramente libero, sporco va bene, pulito va bene. Non ha importanza. Non cambiare la camicia va bene, cambiare la camicia va bene. I miei genitori vogliono che la cambi, allora la cambio. Senza desideri per me, ma per tutti gli esseri senzienti.“
“Se non hai nessun desiderio perché mangi?”
“Ho fame e quindi mangio.”
“Ma, perché mangi quando dici di essere libero dal desiderio?”
“Mangio per te.”
“Che vuoi dire?”
Dae Soen Sa Nim rispose: “Ho fame e quindi mangio, questo significa ‘semplicemente così com’è‘. Significa che non sono attaccato al mangiare. Non c’è ‘mi piace questo’ o ‘questo non mi piace’. Se non mangiassi non potrei insegnarti. Quindi mangio per te.”
“Veramente non capisco.”
Dae Soen Sa Nim lo colpì: “Capisci adesso?”
“Non lo so.”
“Devi capre questo non-so, a quel punto non ti attaccherai più a niente. Tieni sempre viva questa mente-che-non-sà. Questa è la vera libertà.“
Seung Sahn sunim
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