Il rapporto che noi esseri umani abbiamo con la realtà e il mondo che ci circonda sembra non possa prescindere dalla materialità. Per noi le cose sono vere solo se possiamo vederle e toccarle altrimenti non esistono neanche. Figuriamoci quindi se siamo in grado di accorgerci degli scambi energetici che avvengono tra noi e il mondo esterno. La nostra attenzione, rivolta alla concretezza delle cose ci fa perdere di vista altre informazioni. Anche la scienza occidentale sembra non possa fare a meno di agire nello stesso modo. Qualunque fenomeno per ottenere la patente di scientificità dev’essere sperimentato e ripetibile a volontà. L’idea che l’essere umano faccia parte di un sistema olistico non separato dal mondo fisico circostante, immerso in un campo energetico organizzato che crea la materia e lo spazio-tempo è un’idea assurda e degna di un visionario. Eppure ci sono grandi verità che sono state intuite secoli orsono al livello filosofico e che soltanto adesso, nell’epoca attuale, trovano dimostrazione in ambito scientifico.
Pensa alle scoperte della biologia molecolare e della fisica moderna depositari attuali di verità che pochi decenni orsono erano considerati pura utopia. La parte più minuscola dell’unità biologica, la cellula che costituisce la materia vivente è composta da molecole, a loro volta costituite da atomi anch’essi formati da particelle più piccole, ossia i protoni, i neutroni, gli elettroni. Questi ultimi, poi, sono divisibili in particelle ancora più minuscole fino ad arrivare alle parti più infinitesimali della materia vivente … (Alberto Lori)
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Non tutto ciò che esiste può essere visibile agli occhi….ci sono altri modi di percepire e vedere…