La vera rivoluzione è quella interiore, nasce da una visione. Per i visionari la visone rappresenta il modello. Perché parlo di visione? Se ti chiedessi di pensare alla tua casa nella tua testa avresti una serie d’immagini, la camera da letto, il salotto, la cucina il bagno … Potremmo quindi dire che il cervello crea immagini, ma non soltanto bidimensionali, il più delle volte sono altre dimensioni, veri e propri ologrammi.
E’ così che il cervello crea modelli di realtà. Che cos’è il modello? E’ il limite della mia realtà. Se il modello cambia, cambia anche la mia realtà … Spesso l’opinione comune sostiene che una cosa è impossibile, poi arriva qualcuno che non ci crede e la inventa … siamo culturalmente condizionati dalla sindrome della pecorella smarrita. L’unica che ha lasciato il gregge era quella nera che magari era il genio del gruppo. Lascia il gruppo per esplorare nuovi territori. Certo è rischioso, ti dicono, rimani nel gregge, chi lascia la strada vecchia per la nuova sa cosa perde, ma non sa cosa trova. Cos’è questo proverbio? Il modello culturale del sistema, il gregge. Ci vogliono così, inerti, acquiescenti, confusi, ogni tanto ci permettono di organizzare sit-in, marce di protesta, poi tutto ritorna come prima. Qualunque regine, che sia autoritario, integralista o semplicemente tecnocratico, si fonda sull’ignoranza dei suoi cittadini. I mezzi d’informazione sono azzerati, internet è soppressa. Oppure si limitano ad inquinare i rapporti con i cittadini con la disinformazione. Chi controlla l’informazione controlla il modello, chi controlla il modello controlla me, te, tutti … (Alberto Lori)
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