Jalāl al-Dīn Rūmī fa parte, assieme a Hakīm Sanāʾi e Farīd al-Dīn ʿAṭṭār, della grande triade di poeti persiani attivi tra la fine del XII e l’inizio del XIII secolo, triade che ha donato al mondo la bellezza della poesia persiana unita alla tensione mistica del Sufismo.
L’essere umano è una locanda,
ogni mattina arriva qualcuno di nuovo.
Una gioia, una depressione, una meschinità,
qualche momento di consapevolezza arriva di tanto in tanto,
come un visitatore inatteso.
Dai il benvenuto a tutti, intrattienili tutti!
Anche se è una folla di dispiaceri
che devasta violenta la casa
spogliandola di tutto il mobilio,
lo stesso, tratta ogni ospite con onore:
potrebbe darsi che ti stia liberando
in vista di nuovi piaceri.
Ai pensieri tetri, alla vergogna, alla malizia,
vai incontro sulla porta ridendo,
e invitali a entrare.
Sii grato per tutto quel che arriva,
perché ogni cosa è stata mandata
come guida dell’aldilà.
– Da: Jalal al Din Rumi, Poesie mistiche
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