Due nuove news, entrambe su meditazione e cervello.
La meditazione per sfruttare nuove aree del cervello
Con la pratica meditativa pare si possa addirittura raggiungere aree del cervello non utilizzate.
Potenza della meditazione. Se già numerosi studi hanno suggerito come la pratica meditativa possa essere efficace nel migliorare lo stato di benessere psico-fisico, oggi uno studio olandese indica che con questa pratica si possa addirittura raggiungere aree del cervello non utilizzate e sconosciute nel normale stato di coscienza. Zone in cui risiederebbero, tra gli altri, i cosiddetti messaggi subliminali che bypassano la coscienza vigile ma che possono avere una notevole influenza sui nostri comportamenti senza che ce ne rendiamo conto. …
Secondo la dottoressa Madelijn Strick e colleghi dell’Università di Utrecht, nei Paesi Bassi, … si può ipotizzare che chi medita riesca ad attingere a ciò che il cervello ha registrato – anche se noi non ne siamo consapevoli – rispetto a chi invece non medita. In sostanza, potremmo sapere meglio gestire gli input che ci provengono dall’esterno e di cui nella maggioranza dei casi non siamo coscienti. …
– Da lastampa.it del 13-06-12, leggi tutto l’articolo …
La meditazione ‘cambia’ il cervello. Modifica l’area coinvolta nell’autocontrollo
La meditazione in piena consapevolezza ha effetti benefici e diretti sul cervello, modificando l’area coinvolta nelle attività dell’autocontrollo. E’ quanto emerge dalla ricerca pubblicata sulla rivista dell’Accademia delle Scienze degli Stati Uniti, Pnas, e coordinata da Yi-Yuan Tang, della Texas Tech University di Lubbock.
I ricercatori hanno scoperto che una forma di meditazione consapevole chiamata ”esercizio integrato di mente e corpo” induce cambiamenti potenzialmente benefici nella materia bianca, in particolare nell’area del cervello associata all’autoregolamentazione. Un metodo, suggeriscono gli autori, che potrebbe rivelarsi utile nella prevenzione o nel trattamento dei disturbi mentali. ”Sono già molti gli studi in questo ambito: la meditazione, l’autoconcentrazione ed il training autogeno, sono tutte tecniche utili che riducono lo stato di stress”, commenta Piergiorgio Strata, presidente dell’Istituto Nazionale di Neuroscienze. ”E’ lo stress – aggiunge – che fa degenerare le cellule ed è chiaro che con la meditazione si va in senso contrario rispetto alle azioni dannose per il cervello”.