“Se si chiamano rifugiati vuol dire che fuggono da qualcosa ma il buon cuore per accoglierli non basta e bisogna avere il coraggio di dire quando sono troppi e di intervenire nei loro Paesi per costruire lì una società migliore”. Lo ha detto a Pomaia il Dalai Lama (12 giugno 2014) rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano un commento sull’emergenza migranti nel Mediterraneo.
“Non è possibile pensare – ha aggiunto – che sia sufficiente l’accoglienza a risolvere il problema. Gli italiani, e i siciliani soprattutto, stanno dimostrando un gran cuore ma per risolvere il problema dei profughi è necessario intervenire in quei Paesi, impegnarsi per superare le guerre, spesso a sfondo religioso, che provocano gli esodi e superare anche il grande divario tra ricchi e poveri per costruire una società migliore. Serve quindi un pensiero a lunga scadenza per ottenere un risultato davvero efficace”.
L’importante è non assuefarsi, ma denunciare “La corruzione non è presente solo in Italia ma purtroppo c’è anche in molte altre parti del mondo, l’importante è non assuefarsi ad essa e denunciarla, soprattutto da parte dei mass media”. Ha detto poi il Dalai Lama commentando i recenti scandali italiani. “Nel mondo siamo 7 miliardi di fratelli e sorelle e ciascuno deve aiutare l’altro per raggiungere il benessere qualunque sia la religione o la nazione di appartenenza ma siccome i problemi dell’umanità sono creati dagli uomini non ho molta fiducia nelle vecchie generazioni, ma nei giovani che sono nati nel ventunesimo secolo e che ragionano senza i vecchi schemi”.
– fonte
– da gonews.it
– L’intervista di Sky TG24 al Dalai Lama