Carcere e meditazione: sono compatibili? Si può avere libertà interiore quando non si ha libertà fisica? Risponde un maestro zen di Roma che sta realizzando un progetto molto interessante a Rebibbia.
L’intervista completa è stata pubblicata sul numero di giugno 2011 del mensile Yoga Journal (pag. 57).
Il monaco zen si chiama Dario Doshin Girolami (foto) e dirige il Centro Zen l’Arco di Roma.
… sono state semplicemente presentate le tecniche di consapevolezza, senza far riferimento alla tradizione che le ha generate … si tratta di tecniche di presenza mentale, o Mindfulness, atte a riportare la mente al “qui e ora”.
Ci sono periodi di meditazione seduta associati a periodi di meditazione camminata, dove l’attenzione al corpo e al respiro viene praticata in maniera dinamica associando la consapevolezza al movimento. In tal modo ogni camminata, anche il percorso effettuato per andare dalla cella alle docce, può essere trasformato in un occasione di pratica, in un’occasione di pace interiore. Entrambe le pratiche consentono di sviluppare uno spazio interiore di libertà paragonabile all’occhio del ciclone: un centro interiore che rimane tranquillo anche nel mezzo del caos, un luogo di chiarezza nel mezzo della confusione. Si tratta di uno spazio interiore che, una volta addestrati, può essere contattato a piacimento. … Con l’approfondirsi della pratica diviene possibile liberarsi dai sensi di colpa, osservare le tendenze negative senza dargli corso, prendere consapevolezza delle proprie azioni passate e delle conseguenze di tali azioni. …
– … da milleorienti.com del 01-06-11, leggi tutto l’articolo …