Riservati qualche minuto per rilassarti con un po’ di musica strumentale. Che sia soprattutto lenta e, ovviamente, senza parole. Anche se non raggiungerai le più alte dello spirito, anche se i conseguimenti mistici ti appariranno sicuramente lontani, ti approssimerai, dolcemente, senza forzature, senza escamotage, alla semplicità, che è spontaneità, serenità, gioia di vivere. E mentre il tuo umore s’innalzerà gradualmente, realizzerai che la meditazione non è un dato di fatto, ma un processo naturale che dal particolare, dall’immanente, ti conduce via via all’universale, al trascendente; tutto ciò senza che l’abbia nemmeno cercato. Sicché qualunque accadimento, sia pur il più modesto tra gli svaghi, sarà sempre foriero di ulteriori progressi.