Un gran Franco Battiato. Ho ascoltato una canzone davvero profonda. “… Seduto sotto un albero a meditare mi vedevo immobile danzare con il tempo come un filo d’erba che si inchina alla brezza di maggio o alle sue intemperie. Alla rugiada che si posa sui fiori quando s’annuncia l’autunno assomiglio io che devo svanire e vorrei … sospendermi nel nulla, ridurmi e diventare nulla. …”. I canoni d’ascolto per questo genere di musica sono piuttosto singolari. Perché ti apporta, tuo malgrado, a un livello o qualità di comprensione che sembra zampilli dall’increato – lo zero cosmico – per espandersi in mille rivoli fino a raggiungere i cuori degli spettatori più attenti. Il risultato è una mente silente quanto rilassata, in un leggero, ma comunque benefico, stato di meditazione … segue un flimato …
(“Haiku” fa parte dell’album Inneres Auge di Franco Battiato)