“Un’importante considerazione, alla quale giunsi qualche anno fa in merito ai cosiddetti fenomeni “paranormali” (telecinesi e telepatia nel caso specifico), è che essi non siano affatto generati da alcuna “forza psichica” o “forza di volontà” o di “intenzionalità”; bensì da una sorta di “processo di identificazione” tra soggetto (individuo) e ambiente ad esso circostante. In parole povere, è il modo in cui il soggetto percepisce e identifica lo spazio-tempo ad egli circostante, che gli consentirebbe di spostare o attrarre un oggetto verso se stesso (telecinesi) o di comunicare a distanza con un altro individuo senza alcun mezzo elettronico di comunicazione (telepatia).
Nel caso specifico della telecinesi, ad esempio, il modo in cui il soggetto percepisce la distanza tra egli e l’oggetto in questione, è in grado di modificare momentaneamente, le coordinate spazio-temporali della realtà ad egli circostante. In teoria, nel momento in cui si determina un simile evento tra soggetto-oggetto, definito da ciò che ho precedentemente denominato “processo di identificazione”, viene a crearsi una sorta di tunnel nello spazio-tempo (nel sistema soggetto-oggetto), in grado (in assenza di forze quali gravità ed elettromagnetismo, principalmente) di “veicolare” l’oggetto verso il soggetto. Tale “forza di attrazione”, che sembrerebbe scaturire dal soggetto, in realtà non esiste affatto!
Non esiste alcuna forza psichica o di volontà che muoverebbe a distanza l’oggetto in questione; l’oggetto si muoverebbe in direzione del soggetto per il semplice motivo che quella è l’unica strada che in quel determinato momento può seguire! (come non esiste quindi nessuna “colla gravitazionale” tra stelle e pianeti – e fortunatamente Einstein l’ha dimostrato più di mezzo secolo fa con la teoria della Relatività Generale – così non esiste neppure nessuna colla o forza psichica tra soggetti e oggetti).
La telecinesi è quindi da considerarsi a questo punto, come una “distorsione di campo” tra soggetto-oggetto, non dovuta ad un’intenzionalità ben precisa del soggetto in questione, bensì ad un processo di identificazione del soggetto con la realtà ad egli circostante. Il modo in cui egli percepisce lo spazio-tempo ad egli circostante, è in grado di distorcere lo stesso, dando luogo appunto a fenomeni di telecinesi o di telepatia (nel caso della telepatia, è il modo in cui il soggetto percepisce il tempo, e non tanto lo spazio, a stabilire una connessione momentanea con un altro soggetto-individuo).
“Non è il cucchiaio che si piega, è lo spazio ad esso circostante che si deforma” (insegna lo Zen).
Attualmente, l’unico modo che abbiamo per poter “manipolare” i parametri relativi alla percezione dello spazio-tempo di un individuo, è la cosiddetta: ipnosi regressiva. Sostituendo i parametri inconsci ordinari di un individuo, sul concetto di spazio-tempo-massa, con dei parametri artificiali-olistici su tali concetti, sarebbe possibile quindi (a mio avviso) incrementare le “facoltà” di quest’ultimo, di interagire a distanza con oggetti o persone senza l’impiego di mezzi fisici-elettronici”.
Fausto Intilla
(Inventore-divulgatore scientifico)
(dal forum di meditare.it)