Uno studio dimostra che bastano due ore a settimana di meditazione e yoga praticati in funzione antistress per migliorare alcune funzionalità cerebrali e ridurre l’atrofia dell’ippocampo.
Circa la metà delle persone affette da deterioramento cognitivo lieve, uno stadio intermedio tra il normale declino dovuto all’età e una forma di alterazione più seria, rischiano di sviluppare una forma di demenza nel giro di cinque anni. E sfortunatamente al momento non ci sono cure che possano rallentare la progressione di queste malattie. “Sappiamo però”, piega Rebecca Erwin Wells, prima autrice di un recente studio pilota, “che c’è una forte correlazione tra lo stress percepito e la malattia di Alzheimer, per questo volevamo capire se riducendo lo stress con la meditazione è possibile migliorare la riserva cognitiva”, cioè la capacità del cervello di resistere ai danni cerebrali.
Tenere a bada lo stress meditando ha il potere di modificare il cervello in modi che però non sono ancora del tutto noti. Quali benefici possono derivare da questi cambiamenti resta da charire. Lo studio condotto da un team del Beth Israel Deaconess Medical Center di Boston, e pubblicato su Neuroscience Letters, ha dimostrato che la meditazione che riduce lo stress può forse contribuire a rallentare la progressione di disturbi cognitivi legati all’invecchiamento come l’Alzheimer e altre forme di demenza. …
– Da scienza.panorama.it/salute/prevenzione del 04-12-13, leggi tutto l’articolo di Marta Buonadonna …
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