“Una volta incontrai un monaco che mi disse che lui era un vero meditatore. Mi chiese il permesso di stare con noi e si informò sul programma e sul livello di disciplina monastica. Gli spiegai che in questo monastero vivevamo secondo il Vinaya, il codice di disciplina monastica del Buddha, e che se voleva venire a stare qui doveva rinunciare al suo denaro personale e al rifornimento personale di cibo. Mi disse che la sua pratica era “non attaccamento a tutte le convenzioni”.
Gli risposi che non capivo di cosa stesse parlando. “E se io stessi qui, tenendo il denaro ma senza attaccarmi ad esso? Il denaro è solo una convenzione.” Gli dissi che certo, non c’era problema. “Se puoi mangiare il sale e non trovarlo salato, allora puoi usare il denaro senza attaccarti ad esso”. Stava dicendo cose senza senso. In effetti era troppo pigro per seguire tutti i dettagli del Vinaya. Ve lo ripeto, è difficile. “Quando puoi mangiare il sale e onestamente assicurarmi che non è salato, allora ti prenderò sul serio. E se mi dici che non è salato allora te ne darò un sacco intero da mangiare. Provaci soltanto. Veramente non avrà il gusto di sale? Il non attaccamento alle convenzioni non è soltanto questione di essere abili con le parole. Se parli così, non puoi stare con me”. Allora se ne andò.”
– Da: Ajahn Chah – “Una pace incrollabile”
– http://ajahnchah.org/italiano/index.php
– https://it.wikipedia.org/wiki/Ajahn_Chah