Quando facciamo zazen (meditazione seduta) la mente segue sempre il respiro. Quando inspiriamo, l’aria entra nel mondo interno. Quando espiriamo, esce fuori nel mondo esterno. Il mondo interno è illimitato, e così pure il mondo esterno.
Noi diciamo “mondo esterno” e “mondo interno”, ma in realtà c’è un solo mondo e basta, indivisibile. In questo mondo illimitato, la nostra gola è come una porta che si apre e si chiude, L’aria entra ed esce come chi attraversi una porta che si apre e si chiude. Se pensate: “Io respiro”, l’”io” è di troppo. Non esiste niente in voi che possa dirsi “io”. Ciò che chiamiamo “io” è soltanto una porta che si apre e si chiude quando inspiriamo ed espiriamo. Non fa altro, tutto qui. Quando la mente è sufficientemente pura e calma da poter seguire questo movimento, non c’è più niente: né “io”, né mondo, né mente, né corpo; soltanto una porta che si apre e si chiude.
(Da: Shunryu Suzuki-roshi, “Mente zen, mente di principiante“)
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