Uno degli errori del passato è stato pensare che fosse sufficiente meditare per venti minuti, oppure tre, quattro o cinque volte al giorno… L’idea di fondo è che ogni giorno bisogna dedicare un po’ di tempo alla meditazione: ma che ne è delle restanti ventitré ore e quaranta minuti? Di sicuro vengono impiegate in attività che sono il contrario della meditazione – e naturalmente tutto ciò che è stato raggiunto in quei venti minuti andrà perso nel resto della giornata. Voglio che consideri la meditazione da un punto di vista totalmente diverso. Puoi anche dedicare venti, trenta o quaranta minuti al giorno a imparare a meditare, perché imparare è una cosa, ma poi dovrai portare qualsiasi cosa tu abbia appreso nella tua quotidianità: la meditazione deve diventare esattamente come il battito del tuo cuore!
Per ventiquattr’ore, prova in tutti i modi a partire dal “sì”. Sarà molto difficile, perché a quel punto diventerai consapevole di come il “no” arrivi sempre per primo, in modo automatico. È così in tutto: prima si presenta sempre il “no”, perché è diventata un’abitudine. Evita di usare il “no”, di’ di sì, e ti accorgerai di quanto ti aiuterà a rilassarti. … Ricorda sempre questa verità fondamentale: il “no” nutre l’ego, mentre il “sì” è il modo per scoprire se stessi – il “no” raffoza l’ego e il “sì” lo distrugge.
(Da: Meditazione per chi ha fretta – Alle radici della Mindfulness – Osho)
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Avevo letto questo pezzo in un libro di Osho tempo fa, e’ cosi’, non ha nessun senso meditare mezz’ora al giorno se poi non portiamo la meditazione nella nostra vita quotidiana, mentre mangiamo, mentre camminiamo, in qualsiasi attivita’. Solo cosi’ potremo stare sempre piu’ in uno spazio di consapevolezza anziche’ in uno spazio di assenza. Grazie Osho.