«Quando meditate, lasciate da parte tutte le altre preoccupazioni e concentratevi sulla luce, come se tutta la vostra vita dipendesse da lei. Quella luce potete immaginarla di qualsiasi colore, ma è preferibile che sia bianca, perché il bianco è la sintesi di tutti gli altri colori.
La luce bianca riunisce in sé l’onnipotenza del viola, la pace e la verità del blu, la ricchezza e l’eterno ringiovanimento del verde, la saggezza e la conoscenza del giallo, la salute e il vigore dell’arancio, la forza e il dinamismo del rosso.
Quando saprete veramente concentrarvi sulla luce, quando la sentirete come un’esistenza che vibra, che palpita, e in cui tutto è pace e pienezza, allora inizierete a percepire che quella luce è anche una musica, la musica universale chiamata “musica delle sfere”, il canto di tutto ciò che esiste nell’universo, e al tempo stesso respirerete gli effluvi profumati che emanano da essa. Non esiste lavoro più degno, più glorioso e più potente del lavoro con la luce.»
(Omraam Mikhael Aivanhov)
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