La meditazione ha lo scopo di purificare la mente. Essa purifica il processo del pensiero da ciò che possono essere chiamati ‘irritanti psichici’, come l’avidità, l’odio e la gelosia, cose che vi tengono aggrovigliati nella schiavitù emotiva. Essa porta la mente ad uno stato di calma e consapevolezza, uno stato di tranquilla concentrazione e intuizione.
Nella nostra società, noi siamo assai fiduciosi nell’istruzione. Crediamo che la conoscenza possa rendere civilizzata una persona colta ed erudita. La civiltà, però, pulisce la persona solo in modo superficiale. Sottomettete i nostri nobili e sofisticati gentleman alle sollecitazioni di una guerra o di collasso economico, e vedrete cosa succede. Una cosa è rispettare la legge perché si ha la paura delle pene e delle conseguenze. Tutta un’altra cosa è rispettare la legge perché avete purificato voi stessi dall’avidità che vi obbliga a rubare e dall’odio che vi fa uccidere. Gettate una pietra in un torrente. L’acqua corrente la renderà liscia in superficie, ma la parte interna rimarrà invariata. Però se la pietra stessa la metterete nel fuoco intenso di una fucina, allora la pietra cambierà in tutto, sia dentro che fuori. Si scioglierà tutta. La civilizzazione cambia l’uomo sulla parte esterna. La meditazione lo ammorbidisce dentro, fino in fondo.
(Da: “VIPASSANA” – Meditazione di Consapevolezza – PRIMA PARTE – TITOLO ORIGINALE: Mindfulness in Plain English – AUTORE: Venerabile Henepola Gunaratana Mahathera – tratto da: bhavanasociety.org – traduz. Italiana di AliberthMeng)
– http://en.wikipedia.org/wiki/Henepola_Gunaratana
– Fonte
– Buddhismo & Meditazione –