La sensazione senza il pensiero crea un intervallo – nella routine – che è meditazione. «Ora, la questione è se possa esserci un intervallo, uno spazio; avere cioè soltanto la sensazione senza lasciare che il pensiero intervenga a controllarla. Questo è il problema. Perché il pensiero crea l’immagine e si aggrappa a quella sensazione? E’ possibile guardare una camicia, toccarla, averne la sensazione e finirla lì, senza che il pensiero intervenga? Avete mai provato a farlo?
Quando il pensiero entra nel campo della sensazione – e anche il pensiero è una sensazione – allora ne prende il controllo e ha inizio il desiderio. E’ possibile osservare soltanto, avere il contatto, la sensazione e nient’altro? E in questo la disciplina non c’entra, perché quando cercate di disciplinarvi, si tratta di un’altra forma di desiderio di ottenere qualcosa.
Quindi bisogna scoprire il principio del desiderio e vedere che cosa accade. Non comprate immediatamente quella camicia, guardate quello che succede. Potete osservarlo; ma siamo talmente desiderosi di ottenere qualcosa, di possedere una camicia, un uomo, una donna o una posizione, che non abbiamo mai il tempo e la tranquillità di osservare tutto questo.»
– Leggi pure: “Esperimenti di meditazione: la sensazione senza il pensiero”
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– Krishnamurti (macrolibrarsi)
– it.wikipedia.org/wiki/Jiddu_Krishnamurti
– https://it.krishnamurti-teachings.info
– Aforismi di Jiddu Krishnamurti su Meditare.it
– jkrishnamurti.org