“Per poter veramente meditare, occorre prima prepararsi, altrimenti la meditazione è impedita da ostacoli di ogni genere… Il discepolo si prepara in anticipo, si purifica, non si sovraccarica, dorme in misura sufficiente, e cerca di nutrire il più gran desiderio di perfezionarsi per potere aiutare gli altri, essere un modello, un esempio, un figlio di Dio; è animato dal desiderio sublime di compiere la volontà di Dio come Gesù ci chiede nei Vangeli.
Ma per realizzare la prescrizione di Gesù bisogna conoscere molte cose; non basta solo augurarsele, desiderarle… Qualcuno ha lasciato aperto il rubinetto del gas, oppure ha dimenticato il bambino nella vasca da bagno… ed ecco che al momento di meditare se ne ricorda!.. Come volete che possa meditare? Perciò, dovete prepararvi, e quando sarete liberi nel corpo, nei pensieri e nei sentimenti, riuscendo infine a fuggire da quella prigione che è la vita quotidiana, in quel momento voi sentite la freschezza, la purezza, la limpidezza, la calma, il sole… Ed allora ringraziate il Cielo, vi elevate interiormente, cominciate a capire che esiste un’altra vita, vasta, grande, profonda e siete così sereni, così rapiti che vi lanciate, volate in un’altra regione… una regione che in realtà è dentro di voi… E’ la vita divina che scorre in voi, e che siete infine riusciti a vivere per un momento: la vera vita.”
(Omraam Mikhael Aivanhov – L’armonia, Vol. 6, O.C.)
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