La meditazione si può e si deve fare in ogni postura, dato che è uno stato mentale. Comunque, la postura seduta è molto adatta alla concentrazione, perché si può stare fermi, rilassati, ma anche vigili. Tuttavia vorrei insistere sulla comodità, perché quando si sta a proprio agio si è rilassati, tranquilli e concentrati.
Sedetevi a gambe incrociate e con il dorso eretto, ma non rigido. Se le ginocchia sono indolenzite si può usare un cuscino o un panchetto per rialzare le natiche. Questo aiuterà a tenere il dorso eretto, impedendo così di avere dolori fin dall’inizio. Se non si riesce a stare così, ci si può sedere su una sedia, evitando però di appoggiarsi allo schienale perché questo porterebbe all’indolenza e al torpore. Nella meditazione di tranquillità si richiede che uno stia seduto a lungo, perciò preparatevi!
Siccome però non si può stare sempre seduti, la posizione seduta va alternata con quella camminata. Camminare serve a molti scopi: è un esercizio buono per la salute e per equilibrare le facoltà di controllo come nel caso in cui si debba aumentare l’energia o il rilassamento. Aiuta anche a familiarizzarsi con la concentrazione … pur continuando a muoversi. Si può cambiare il passo e accelerarlo a seconda degli stati mentali o fermarsi quando la concentrazione si approfondisce.
La posizione sdraiata non è consigliabile perché è a forte rischio di sonnolenza. Inoltre stare troppo sdraiati è dannoso alla salute, ad eccezione di quando si ha un eccesso di energia. In tal caso è utile sdraiarsi e perfino addormentarsi.
(Da “Meditazione sulla gentilezza amorevole” del Ven. Sujiva – www.piandeiciliegi.it)
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