La meditazione è il metodo attraverso il quale comprendiamo la natura della mente. Quindi è qualcosa di cui abbiamo assolutamente bisogno. Dal momento che l’educazione occidentale non spiega come funziona la mente nella vita quotidiana, sempre più persone sono attratte dalla meditazione perché non sono soddisfatte di ciò che è stato loro insegnato.
Il buddhismo parla sempre di sofferenza e questo a volte vi disorienta: “Siamo felici; non stiamo soffrendo; qual è il problema? Perché dovremmo ascoltare degli insegnamenti sulla sofferenza?”
Beh, potete pensarla in questo modo se vi va, ma in realtà, se osservate più profondamente come funziona la vostra mente nella vita di tutti i giorni, vi renderete conto di quanto siete insoddisfatti e di quanto sia altalenante e incontrollata la vostra mente: questa è la sofferenza, tutto qui. E’ molto semplice. Quando Buddha parlava di sofferenza non intendeva semplicemente il dolore fisico, il mal di denti, il mal di testa e così via. Quelli sono tipi di sofferenza temporanei, non sono niente di speciale. Ma se guardate dentro voi stessi, che siate ricchi o poveri, famosi o perfetti sconosciuti, troverete sempre dell’insoddisfazione, una sorta di energia incontrollabile in continua evoluzione, una sensazione di fastidio e insofferenza, di sottile disagio e frustrazione. Anche questa è sofferenza.
Così ora la gente sta finalmente cominciando a capire che la felicità non dipende dal benessere materiale o dalla ricchezza e al giorno d’oggi non c’è nemmeno più bisogno di un Lama per spiegarlo: basta guardarsi intorno per vedere i continui alti e bassi della realtà sociale, economica e individuale e capire che le cose materiali non sono tutto e che forse ci sono metodi migliori per ottenere una vita felice e gioiosa. La meditazione è uno questi.
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– https://it.wikipedia.org/wiki/Thubten_Yeshe
– Fonte: Traduzioni dal Lama Yeshe Wisdom Archive