Seduto in silenzio, inizia semplicemente a osservare il tuo respiro.
Osservalo da dove entra nel naso. Quando il respiro entra in te, sentine il tocco all’entrata del naso; osservalo lì. È più facile osservare quel tocco, il respiro sarebbe troppo sottile; all’inizio osserva semplicemente il tocco. Il respiro entra, e tu lo senti entrare – osservalo.
E poi seguilo, accompagnati a lui. Arriverà a un punto in cui si ferma. Da qualche parte nelle vicinanze dell’ombelico si ferma – per un piccolo, brevissimo istante, si ferma.
Poi torna a muoversi verso l’esterno – seguilo, di nuovo senti il tocco, il respiro che sta uscendo dal naso. Seguilo, va con lui all’esterno: di nuovo arriverà un punto in cui il respiro si ferma per un brevissimo istante.
Poi il ciclo ricomincia.
Non cambiare lo schema della respirazione, né devi manipolare il respiro in alcun modo – permettine il suo fluire naturale, altrimenti subentrerà il fare e l’essere testimone scomparirà.
Inspirazione… pausa… espirazione… pausa. Inspirazione… pausa… Quella pausa è il fenomeno più misterioso dentro di te. Diventa consapevole dell’esistenza di questi due punti di arresto. In quelle due pause si trova la soglia che ti permette di comprendere che il respiro non è la stessa cosa della vita – infatti, quando il respiro si arresta, tu sei presente, perfettamente presente; sei assolutamente cosciente, pienamente conscio.
Quello è il punto in cui puoi incontrare l’esistenza in quanto tale. Il respiro non c’è più, e tu sei presente. Quando il respiro entra in te e si ferma, in quell’istante non c’è alcun movimento. Oppure, quando il respiro fuoriesce e si ferma, in quell’istante non c’è alcun movimento…
Per la prima volta arriverai a conoscere il respiro all’interno del respiro, la vita in sé. Quell’esperienza è liberatoria.
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– it.wikipedia.org/wiki/Osho
– Oshoba.it
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