Non c’è bisogno di afferrare la mente
né di costringerla a calmarsi:
allora ci sarà la quiete!
Essere senza mente
è essere vuoto di oggetti.
Il vuoto di oggetti è la natura vergine,
la natura vergine è la Grande Via!
La natura dell’assoluto
è la spontaneità!
Non c’è alcun luogo
che non sia la Via!
Quando il vostro palmo è rivolto verso il cielo
nessuno vi domanda dove è andato!
Nessun veicolo
è ciò che chiamo il veicolo supremo!
Il fuoco devasta le montagne,
il vento piega gli alberi,
le valanghe seppelliscono gli animali selvaggi,
le piene annegano i rettili.
Con una tale mente si può uccidere.
Ma se sussiste la minima esitazione,
se c’è concetto di vita e di morte,
c’è una mente in funzione
e uccidere una formica in queste condizioni è un crimine.
L’ape succhia il nettare dai fiori,
gli uccelli si nutrono di castagne,
il bufalo di fave,
il cavallo di praterie.
Senza l’idea del possesso
una montagna vi appartiene,
ma senza questa libertà una foglia vi lega!
Il cielo circonda la terra,
lo Yang si unisce allo Yin,
la pioggia scorre nelle grondaie,
le sorgenti si riversano nei ruscelli.
Quando le passioni generano la diversità
anche l’unione con la vostra donna vi contamina.
Se vi attaccate all’esistenza di una mente,
questa persisterà anche nel samadhi.
Se vi liberate della mente,
persino nella riflessione siete liberi!
Il vento non ha mente.
Il maestro lascia apparire i suoi pensieri.
Se al momento della morte
trattenete i vostri lamenti,
date spazio all’ego.
Se comprendete queste cose,
movimento e immobilità sono in accordo con la Via.
Non c’è ostacolo né ostruzione!
Eliminate dunque le vostre opinioni,
invece di discutere su quelle degli altri!