Nessuno ti permette di essere te stesso neppure su cose del tutto insignificanti. Nella mia infanzia portavo i capelli lunghi. E entravo e uscivo dal negozio di mio padre, poiché il negozio era annesso alla casa; la casa si trovava dietro al negozio e, per entrarvi, eravamo obbligati ad attraversare il negozio. La gente chiedeva: “Di chi è figlia questa bambina?” Infatti, i miei capelli erano davvero lunghi che nessuno poteva immaginare che un bambino potesse avere capelli così lunghi. Mio padre era molto imbarazzato e si vergognava nel rispondere: “È un bambino!” E la gente chiedeva: “Perché allora ha i capelli lunghi?” Un giorno, non era nel suo stato d’animo normale per cui il suo imbarazzo e la sua rabbia esplosero, e mi tagliò i capelli con le sue mani! Afferrò le forbici che gli servivano per tagliare le stoffe nel suo negozio e mi tagliò i capelli. Non protestai minimamente e lui ne fu sorpreso; mi chiese: “Non hai niente da dirmi?” Risposi: “Te lo dirò a modo mio!” “Che cosa intendi dire?” “Vedrai!”, risposi.
E andai dal barbiere, un oppiomane che aveva il negozio proprio di fronte a casa nostra. Era l’unica persona che rispettavo. Esisteva un’intera via di negozio di barbiere,però a me piaceva quel vecchio. Era di una specie rara e mi voleva bene; chiacchieravamo per ore… Ciò che diceva non aveva alcun senso! Un giorno mi disse: “Se tutti gli oppiomani riuscissero a organizzarsi in un partito politico, potremmo conquistare questo Paese!” Dissi: “È un’ottima idea”. Ma lui aggiunse: “Poiché siamo oppiomani, io stesso me ne dimentico”. Dissi: “Non preoccuparti, ci sono qui io e la ricorderò. Devi solo dirmi quali cambiamenti vuoi realizzare nel Paese, che ideologia politica vuoi promuovere, e io organizzerò le cose”. Disse: “Benissimo!” Andai dunque da lui e gli dissi: “Devi rasarmi completamente la testa”.
In India, ci si rade completamente la testa solo quando muore tuo padre. Perfino quell’oppiomane per alcuni istanti fu lucido e mi chiese: “Cos’è accaduto? Tuo padre è morto?” Precisai: “Non preoccuparti di queste cose, tu fai solo ciò che ti dico; non sono affari tuoi! Tagliami i capelli a zero e rasami la testa completamente”. Disse: “È già fatto! È una cosa facilissima”. Mi rasò la testa completamente, e io tornai a casa. Attraversai il negozio. Mio padre mi guardò; i suoi clienti mi guardarono e chiesero: “Cos’è successo? Di chi è figlio questo ragazzo? Suo padre è morto?” Mio padre rispose: “È mio figlio e io sono vivo; ma sapevo che avrebbe fatto qualcosa: mi ha dato proprio una bella risposta!” Dovunque andassi, la gente mi chiedeva: “Che cos’è accaduto? Tuo padre era in perfetta salute!” Rispondevo: “Le persone muoiono a qualsiasi età. Vi preoccupate per lui, non siete affatto preoccupati per i miei capelli”. Quella fu l’ultima imposizione che mi fece mio padre, poiché aveva capito che la mia risposta sarebbe sempre stata pericolosa.
A quel punto, mi diede un particolare olio che utilizzava per la crescita dei capelli. È un olio molto costoso, viene prodotto in Bengala da un fiore particolare, il javakusum. È molto costoso e raro, viene utilizzato solo dai ricchi, e non dagli uomini, bensì dalle donne per ottenere capelli il più lunghi possibile. In Bengala mi sono imbattuto in donne i cui capelli toccavano terra, erano lungi un metro e mezzo, se non due. Quell’olio ha davvero un effetto potente sui capelli. Dissi: “Adesso hai capito”. Disse: “Ho capito, e usa immediatamente quest’olio, in pochi mesi i tuoi capelli ricresceranno”. Dissi: “Tu hai combinato tutto questo guaio. Perché i miei capelli lunghi ti creavano tanto imbarazzo? Avresti potuto dire: ‘È mia figlia’. Non avrei fatto obiezioni. Ma non avresti dovuto interferire come hai fatto: sei stato violento, un vero barbaro. Invece di dirmi qualcosa, ti sei semplicemente messo a tagliarmi i capelli!” Nessuno permette agli altri di essere se stessi.
… segue un filmato del maestro spirituale e di meditazione Osho …
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