Sakyong Mipham Rinpoche, capo spirituale di Shambhala, sul valore della motivazione nella pratica della meditazione … la motivazione è uno degli elementi chiave della meditazione e del Buddismo, come della nostra capacità di portare avanti la nostra vita nella giusta direzione … non si può meditare senza avere una qualche buona motivazione, una chiara motivazione, una adeguata motivazione …
Trascrizione
Bene, questa mattina mi sono svegliato e una delle cose più importanti della nuova giornata è stata la motivazione. Credo che la motivazione sia uno degli elementi chiave della meditazione e del Buddismo, come della nostra capacità di portare avanti la nostra vita nella giusta direzione. E uno degli elementi più importanti della motivazione è il fatto che conduce la nostra mente nella direzione che abbiamo scelto.
Credo che succeda spesso che alzarsi la mattina sia un atto casuale. La prima cosa che ci viene in mente determinerà il nostro modo di portare avanti la giornata. Così, se svegliandoci ci sentiamo leggermente irritati o depressi, preoccupati… penso che automaticamente la motivazione di quel giorno si colorerà di preoccupazione o di irritazione. La motivazione è uno strumento chiave nell’orientare la mente. E mi piace pensare che possa essere “ispirata”, capite, che possiamo inspirare la mente.
In tibetano diciamo “kung lung”. Vuol dire “ciò che sveglia la mente”, o che le permette di manifestarsi, essenzialmente ciò che ci ispira. Così, quando ci svegliamo la mattina, penso che noi tutti abbiamo bisogno di essere ispirati. E non c’è bisogno che sia un’ispirazione che cambi il mondo, capite, si tratta semplicemente di sentirsi ispirati. Forse il mattino, al risveglio, possiamo pensare “sono ispirato dal caffé” o forse “dal quotidiano” o “sono ispirato dal meditare”, qualsiasi cosa che noi viviamo in quell’istante.
Credo che sia importante dividere la giornata in mattino, pomeriggio e sera. Cosa caratterizza il mattino? E’ la fase della giornata in cui ci orientiamo. Così, nella tradizione della meditazione e in Shambhala, se vogliamo svegliarci come guerrieri o come persone che stanno percorrendo un sentiero, una via, dobbiamo prendere coscienza di questo primo istante del risveglio, e sederci sul letto e forse, se abbiamo un cuscino di meditazione, potremmo assumere la postura, rilassare la mente e semplicemente respirare. Quindi potremmo cominciare a domandarci “qual è la mia motivazione?” Penso che sia una buona domanda, una domanda importante.
Allora potremmo domandarci quale vorremmo che fosse la nostra motivazione. In quel momento noi possiamo scegliere: una motivazione egoista o una motivazione benefica? Si tratta di una motivazione che ci limita? E’ una motivazione che ci permette di aprirci? Per quanto riguarda la motivazione, mi piace pensarla come un portabandiera. Se siamo in cammino verso la sommità di una collina, avete presente, come in quei film, dove si vede qualcuno che porta una bandiera: quella è la motivazione. Allora se pianti la bandiera la in alto, tutti si dirigono lì. Se la bandiera è in basso, nella valle, allora tutti si dirigeranno in basso.
La motivazione è allo stesso tempo qualcosa che ci ispira e che ci orienta. Però in realtà, quando la mente comincia a muoversi nella sua direzione, tutto la segue. Semplicemente credo che la mattina sia utile avere la mente chiara. Basta riflettere “qual è la mia motivazione?” Io ho una motivazione. E il risultato sarà che alla fine della giornata, se siamo indaffarati e stanchi, capiremo che la nostra motivazione non era chiara.
Perché eravamo ansiosi o qualsiasi altra cosa. In questo modo potremo cambiare, cambiare direzione e essere motivati. Penso che qui sia importante il modo in cui lavora la mente. Il modo in cui si generano i meccanismi della mente, il meccanismo con cui procede è che la motivazione la guida. Questo è molto, molto importante. Per esempio, non si può meditare senza avere una qualche buona motivazione, una chiara motivazione, una adeguata motivazione. Se ci si siede così, senza motivazione e senza una chiara motivazione, in un certo senso si sta perdendo tempo. Perdi una parte della tua giornata, senza che questo porti a nulla.
Quello che voglio dire è che se la nostra motivazione è la compassione, se la nostra motivazione è osservare ciò che abbiamo fatto, come abbiamo sviluppato le qualità della generosità e della pazienza, o qualsiasi altra sia la nostra motivazione, dobbiamo essere lì. Bene, vorrei aiutare ognuno di voi nel momento del risveglio, e incentivarvi ad avere una motivazione per sedere, anche sul letto, anche mentre guardate il computer a casa e solamente riflettere: “qual è la mia motivazione?” e all’inizio potremmo avere molti pensieri:” Io non so cosa sia la motivazione”, poi comincia a delinearsi in lontananza qualcosa come un motivo di fondo. Qualcosa come “Perché lo faccio? cosa sto facendo?” E se poi presti attenzione a quel momento capisci “oh, questo non è un pensiero da poco”, è una parte molto importante della nostra vita. Penso che quello che accade sia che se non troviamo la giusta motivazione, ci sentiremo di aver perso l’ispirazione che ci fa vivere.
Non siamo più sicuri del perché facciamo le cose; sentiamo di recitare un gioco delle parti. Viceversa se in quel momento siamo ispirati, qualsiasi cosa facciamo diventa molto interessante. Tutto ad un tratto, ogni semplice aspetto della vita diventa molto brillante e nitido. Quindi la motivazione è molto importante, e credo che ancora una volta si tratti di assumere una buona postura, e stare seduti, respirando. E in questo caso, ho intenzione di meditare sulla compassione. Quindi, cambio solo un poco il mio atteggiamento mentale, concentrandomi su me stesso ed espandendomi all’esterno, dicendo: “Possa essere di beneficio per gli altri“.
– http://www.sakyong.com
– https://en.wikipedia.org/wiki/Sakyong_Mipham
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