Se vi dicessi che posso farvi diventare più intelligenti, migliorare la struttura del vostro cervello, ridurre i vostri livelli di stress, farvi sentire meglio, aiutarvi a concentrarvi di più, farvi dormire sonni più profondi, farvi avere un sistema immunitario più efficiente e diventare amanti migliori, riuscirei a catturare la vostra attenzione? Se vi dicessi che potreste ottenere tutto ciò per costi irrisori e che vi richiederebbe solo pochi minuti del vostro tempo al giorno, sareste interessato? O pensereste che sono un artista dell’imbroglio che vi sta spillando soldi con affermazioni al limite dell’oltraggioso?
Non mi sorprende se avete scelto la seconda opzione. Ma la verità è che ognuna delle affermazioni di cui sopra è sostenuta da riviste scientifiche e revisionate da esperti di cui se ne contano a migliaia. Sto parlando di meditazione. Il suo potere di cambiare le nostre vite rivitalizzando le nostre cellule – fino a un rafforzamento delle nostre capacità creative – è straordinariamente ben documentato. È il percorso che ci consente di aprire la consapevolezza non locale, la parte di noi che è fuori dal controllo dello spazio tempo. I bramini la descrivono così:
“… in questo stato di esaltazione vedo chiaramente cosa c’è di oscuro nel mio stato d’animo ordinario; poi divento capace di trarre ispirazione dall’alto, come fece Beethoven […] Le vibrazioni assumono la forma di immagini mentali ben distinte […] Immediatamente le idee fluiscono in me […] e non solo vedo con chiarezza le cose nell’occhio della mente, ma esse assumono la giusta forma, armonia e orchestrazione. Quando mi trovo in quei rari momenti ispirati, il prodotto finito mi si rivela a mano a mano […] Devo raggiungere uno stato di semi-trance per ottenere questo risultato – una condizione che si verifica quando la mente conscia è temporaneamente assente e il subconscio è sotto controllo, poiché è attraverso la mente subconscia, che rappresenta l’Onnipotenza, che arriva l’ispirazione.”
Sebbene venga associata soprattutto al misticismo, il percorso interiore con cui esperiamo la trascendenza, e sia un fondamento della maggior parte dei percorsi spirituali asiatici, la meditazione in quanto tale nacque in queste culture sulle stesse basi razionali ed empiriche su cui si svilupparono l’agopuntura e le arti marziali. Si è osservato per generazioni che sviluppare l’abilità di guardarsi dentro porti grandi benefici. È comune credere che la meditazione sia una pratica prettamente orientale, ma la verità è che essa appartiene anche alla saggezza ebraica – in particolare alle pratiche cabbalistiche – cristiana e islamica. La meditazione è il nucleo su cui si fondano le scuole sufi dell’Islam, per i non musulmani meglio noti come dervisci, le cui danze li portano in una dimensione che esiste fuori dal tempo e dallo spazio. È anche parte integrante delle tradizioni pre-colombiane delle culture americane. La consapevolezza espansa della ricerca della visione è un esempio del suo utilizzo. E questa litania si perpetua lungo l’arcobaleno della cultura umana. La meditazione può essere fatta in nome di qualsiasi fede, ma non è esclusiva di nessuna di esse. … leggi tutto …
(SCHWARTZ Report del 26 ottobre 2009 – STEPHAN A. SCHWARTZ, Columnist – Explore – The Journal of Science and Healing)
– Fonte Coscienza.org – Traduzione a cura di Paola M.
– Articolo originale: Meditation: A Secret in Plain Sight