Non potete rendere flessibile il vostro corpo semplicemente con il pensiero. Potete farlo soltanto se vi allenate; è il corpo che deve rendere flessibile il corpo.
Allo stesso modo, anche la flessibilità mentale – che è un altro modo per definire la pace e la felicità ultime – deve essere creata dalla mente e la meditazione è il suo addestramento.
La meditazione è una profonda tecnica psicologica che ha lo scopo di eliminare progressivamente tutte le nostre concezioni errate e di iniziare a pensare in modo corretto. Il risultato che si ottiene è la pace, la felicità e l’armonia. Apparentemente “meditazione” può sembrare un termine religioso, ma in realtà è la pratica più profonda della psicologia interiore. La meditazione protegge la mente e la mantiene consapevole della realtà. Aiuta a mantenere la mente in uno stato di amorevolezza gentilezza, addestrandola ad essere consapevole di tutti i modi in cui gli altri sono gentili con noi, e in uno stato di compassione, addestrandola ad essere consapevole della sofferenza degli altri.
Come possiamo riempire il vuoto che proviamo nel nostro cuore? La risposta è: con la meditazione. Attraverso la meditazione, la vera pratica spirituale, è possibile trasformare la sofferenza in felicità perché trasformiamo il nostro abituale atteggiamento e modo di pensare.
La mente va sviluppata gradualmente, giorno dopo giorno, anno dopo anno. Potrebbe volerci un’eternità, perché alla fine questo tipo di addestramento mentale è una pratica della pazienza.
Alcuni tipi di meditazione hanno lo stesso effetto che ha distruggere la radice di una pianta velenosa per impedirle di produrre nuovi semi e ricrescere, creando un sacco di danni. Quando si distrugge la radice del karma che conduce alla sofferenza, non la si sperimenterà più.
Il Dharma è come un giubbotto di salvataggio, ma sta a noi indossarlo mentre attraversiamo il pericoloso mare dell’esistenza ciclica. Sta a noi praticare.
La meditazione è il metodo per rendere la mente calma, chiara e stabile; per smettere di creare danni per voi stessi e per gli altri. Ma conquistare la pace della mente non è sufficiente: lo scopo più importante di questa pratica è coltivare il buon cuore, la bodhicitta, l’aspirazione a essere di beneficio tutti gli esseri senzienti. Anche se per ora non avete ancora sviluppato la vostra mente al punto da aver completamente smesso di fare del male agli altri ed essere solo di beneficio, dovreste comunque sforzarvi di coltivare la bodhicitta.
Piuttosto che usare la vostra intelligenza e il vostro vasto potenziale di essere umano per creare più problemi per voi stessi e per il mondo, coltivate il buon cuore, la bodhicitta, e coltivate la saggezza. Cercate di essere sempre meno arrabbiati e più pazienti, meno egoisti e più amorevoli, più compassionevoli e interessati alla felicità degli altri che alla vostra.
Se non vi impegnate attivamente, però, la vostra mente rimarrà la stessa di sempre, o probabilmente peggiorerà creando più rabbia, più orgoglio, più desiderio, più insoddisfazione. Da qui sorge tutta la violenza.
Saggezza significa semplicemente essere consapevoli della realtà. Come l’acqua che ribolle, la nostra mente è piena di pregiudizi, allucinazioni e di molte concezioni errate e inutili che creano soltanto problemi. Imparando i metodi per pacificare i pensieri inquietanti, per calmare la mente agitate, si coglie l’opportunità di liberarsi dalle cause della sofferenza.
Quando sorge una delle cinque afflizioni mentali – l’ignoranza, la rabbia, l’attaccamento, la gelosia, la malevolenza – guardatele come se fossero le menti di una saggezza completamente pura. Quando sorge un forte desiderio, concentratevi sulla natura del desiderio, pensando che sia la saggezza trascendentale del discernimento della pura mente di un buddha, una manifestazione del dharmakaya. Quando si guarda alla natura pura di ogni afflizione mentale, l’afflizione scompare. Quando meditate in questo modo, anche solo per un momento, le cinque afflizioni mentali si dissolvono e lasciate un’impronta positiva nel vostro continuum mentale che potrà maturare in saggezza trascendentale.
Domare la propria mente è l’essenza dell’insegnamento del Buddha e il metodo per farlo è la meditazione. Eppure, anche se siamo in grado di realizzare tante altre imprese nella nostra vita, sviluppare la nostra mente ci sembra un compito impossibile. Ogni volta che si presenta un problema, la mente reagisce secondo i soliti schemi abituali, come se non aveste imparato nulla sulla meditazione. La mente è disturbata, siamo insoddisfatti e arrabbiati. Perché? Perché non abbiamo fatto la vera pratica di analizzare e, soprattutto, addestrare la nostra mente. Se la mente fosse stata la nostra preoccupazione principale, sicuramente sarebbe migliorata, anno dopo anno, mese dopo mese, settimana dopo settimana e persino giorno dopo giorno. Con le cause e le condizioni necessarie – la pratica diligente della meditazione e dell’addestramento mentale – è impossibile che non vi siano progressi. Vi prego, analizzate voi stessi e cogliete in questo momento l’opportunità di godervi la vita con il Dharma!
Alla fine, l’obiettivo ultimo della meditazione e della pratica del Dharma è portare felicità a ogni essere vivente, ora e in futuro, fino a quando insieme ci libereremo dal ciclo di morte e rinascita, dai problemi e da ogni sofferenza.
[ Lama Zopa Rinpoche – Tradotto (da Carolina Lami) – da How to Be Happy ]
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– Lama Zopa Rinpoche (macrolibrarsi)
– https://it.wikipedia.org/wiki/Thubten_Zopa_Rinpoche
– https://www.facebook.com/lamazoparinpoche
– Fonte