Tutti i musicisti fanno le scale musicali. Quando si comincia a studiare uno strumento, è la prima cosa che s’impara e che non si smette mai. I concertisti più bravi del mondo fanno ancora le scale. È un’abilità fondamentale che non ci si può permettere di far arrugginire.
Tutti i giocatori di baseball si esercitano nella battuta. È la prima cosa che imparano nelle squadre giovanili e in cui non smettono mai di esercitarsi. Anche le partite del campionato del mondo cominciano coi giocatori che si esercitano a battere. I fondamentali devono sempre essere affinati. La meditazione seduta è l’arena in cui il meditante si esercita nei suoi fondamentali. Il gioco che il meditante gioca è l’esperienza stessa della vita e lo strumento con cui gioca è il suo apparato sensoriale. Anche il meditante più stagionato continua a esercitarsi nella meditazione seduta, perché sintonizza e affina le capacità mentali di base di cui ha bisogno per il suo gioco particolare. Dobbiamo non dimenticarci mai, tuttavia, che la meditazione seduta in sé non è il gioco. È l’allenamento. Il gioco in cui quelle capacità fondamentali devono essere applicate è il resto della nostra esistenza empirica. La meditazione che non si applica alla vita quotidiana è sterile e limitata.
(Henepola Gunaratana)
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– http://en.wikipedia.org/wiki/Henepola_Gunaratana