Passo dopo passo, la meditazione camminata trasforma i percorsi quotidiani (casa, ufficio, negozi ecc.) in percorsi meditativi, permettendoci di raggiungere in ogni momento uno stato di calma e serenità nel quale emergono in maniera del tutto naturale le soluzioni a molti problemi.
Nell’arco di una giornata ci sono momenti in cui l’energia, l’attenzione, la pazienza e la serenità interiore diminuiscono. La meditazione in movimento può aiutare a evitare o a rallentare questo calo. Praticabile ovunque, anche mentre si aspetta l’autobus, è come avere con sé un caricatore portatile che utilizza il movimento delle gambe per ricaricare continuamente la batteria della coscienza.
Con la meditazione camminata non è più necessario riorganizzare il proprio ambiente per poter meditare. Attraverso la camminata consapevole, questa tecnica aiuta a liberarsi da illusioni, pensieri, preoccupazioni e problemi che agiscono nella nostra mente spesso in modo incontrollato. Camminare è una fantastica opportunità, perché si tratta di un’attività che per la maggior parte di noi è del tutto normale e onnipresente. È cioè un’opportunità per entrare in contatto con il momento presente tutte le volte che ci muoviamo. Provare per credere!
IL BOOKTRAILER UFFICIALE DEL LIBRO
Da 15 anni Volker Winkler si occupa di meditazione buddista, entrando in contatto con l’antica tradizione della meditazione camminata nelle sue varie forme. Ha fatto della meditazione il filo conduttore della sua quotidianità e del suo lavoro di libero professionista e insegnante di meditazione. Vive a Lugano con la moglie, il cane (grande compagno di meditazioni in cammino) e due figli.
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Camminare nell’essere, essere nel camminare – Guida pratica |
Segue un breve estratto da “Meditazione Camminata: Passo dopo Passo – Guida pratica” di Volker Winkler, pubblicato da “Edizioni Il Punto d’Incontro“.
LE CINQUE FORME DI MEDITAZIONE CAMMINATA:
1) MEDITAZIONE CAMMINATA VIPASSANA MOLTO LENTA
– Ambientazione: di norma all’aperto, possibile anche all’interno
– Velocità: da lenta a molto lenta, a tratti come al rallentatore
– Coordinazione con il respiro: diverse le modalità, nulla di stabilito
– Intensità della concentrazione: molto elevata
– Comunicazione con altri: nulla
“Iniziate la meditazione camminata vera e propria sollevando dapprima il piede sinistro, portandolo in avanti e quindi appoggiandolo di nuovo a terra. Mentre il piede sinistro si appoggia e conclude il primo passo, il piede destro comincia già a staccarsi dal suolo per poi sollevarsi a sua volta, portarsi avanti e infine appoggiarsi a terra. Non dovete fare altro che effettuare il normale movimento della camminata, solo con lentezza e in piena e consapevole concentrazione.
Questa concentrazione consapevole all’inizio dovrebbe orientarsi unicamente alle tre fasi del movimento del piede: sollevare, portare avanti, appoggiare. Il focalizzarsi della concentrazione sul movimento del piede può essere rafforzato andando a distinguere addirittura cinque fasi: distacco del piede da terra, sollevamento, spostamento del piede in avanti, abbassamento, appoggio.
Tuttavia dovreste abbandonare presto l’attitudine a nominare a livello interiore le diverse fasi, che siano tre o cinque, e giungere a una concentrazione che si realizzi senza una definizione verbale.
In questo contesto i vostri sensi percepiranno e registreranno impulsi sempre nuovi e diversi: avvertirete i movimenti delle gambe, delle braccia, il contatto della pelle con l’aria, il calore del sole, la presenza di rumori, il volo di una vespa e lo stormire delle frasche al vento. A questo si aggiungeranno i vostri pensieri, cioè l’attività della mente che desidera protrarre la propria abitudine a procacciarsi cose belle e a individuare per tempo e respingere la presenza di cose negative. Una mente che mira a valutare e commentare. Che vi “proporrà” di valutare negativamente il freddo o il caldo e vi “chiederà” di risolvere questo “problema”.
Ma voi non volete risolvere nulla. Voi non volete volere. E nemmeno esiste qualcosa da risolvere o da volere. Esiste solo il contatto del piede con il terreno, il movimento del piede, il passo stesso. (…) Non vi lasciate coinvolgere dalle abitudini delle reazioni e dei pensieri. Continuate a tornare al movimento dei piedi. Camminate per camminare. Camminate sapendo di camminare.”