Un giorno, un ragazzetto di nome Sin Hae si recò al tempio di Hui-neng e gli chiese insegnamenti. Hui-neng disse: “Vieni da molto lontano. Sei un bravo ragazzo. Adesso dimmi una cosa: hai portato con te l’origine dell’apprendimento? Se dici d’avere l’origine, allora chi e’ il maestro? Svelto, rispondi!”.
Sin Hae disse: “Il non attaccamento a tutte le cose e’ l’origine, e la percezione e’ il maestro”.
Il maestro Hui-neng disse: “Parli davvero bene”.
Sin Hae disse: “Faro’ io una domanda: quando siedi in meditazione, vedi il maestro oppure no?”.
Non appena Sin Hae ebbe detto queste parole, Hui-neng lo colpi’ e gli chiese: “Senti dolore oppure no?”.
Sin Hae disse, “Talvolta si’, talvolta no”.
“Proprio cosi’. Anch’io talvolta vedo il maestro e talvolta no”.
“Perche’ talvolta si’ e talvolta no?”
Il maestro rispose: “Quando vedo mi sbaglio. Quando non vedo si sbagliano gli altri. Quando senti dolore, e’ il pensiero. Il pensiero e’ per la gente ordinaria. Quando non senti dolore, sei come una roccia. L’apparire e lo sparire del dolore non sono altro che pensieri. Cio’ che hai detto prima, ‘Il non attaccamento a tutte le cose e’ l’origine’ non e’ vero. Che cosa puo’ fare il maestro per la percezione?”
Sin Hae s’alzo’ e s’inchino’: “Insegnami”.
Hui-neng disse: “Non pensare al buono e al cattivo; taglia tutti i pensieri e le parole. Ora, chi e’ il tuo maestro?”
Sin Hae s’inchino’, dicendo: “Non lo so”.
Il maestro disse: “Conserva codesta mente ‘non-lo-so’ piu’ a lungo che puoi e comprenderai il tuo maestro”.
Passarono alcuni anni, dopo i quali Sin Hae disse: “La mente ‘non-lo-so’ e’ l’origine del Buddha e della mia natura di Buddha”.
Hui-neng disse: “La mente ‘non-lo-so’ non ha nome ne’ forma. Perche’ dici che e’ l’origine del Buddha e della natura di Buddha?”.
In quel momento Sin Hae comprese, s’alzo’ e si prosterno’ tre volte. Ando’ a Sud e divenne un grande maestro di Zen.
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